Il centro-destra vince, crollo M5S Salvini: il governo non è a rischio
Dal leader della Lega a Conte e Di Maio: «Il governo va avanti». M5S «cede» il 30% dei voti a Fi-Lega-Fdi e astensione. Il centro-destra ora governa 10 regioni, come il centro-sinistra
Affermazione di Salvini in Sardegna: Christian Solinas (centro-destra) è il nuovo governatore, avendo raccolto il 47% dei voti davanti a Massimo Zedda (centro-sinistra, con il 33%) e a Francesco Desogus (M5s, fermo all’11%). Alle politiche il Movimento aveva avuto il 42% dei voti. Salvini: «A livello nazionale non cambia nulla. Il Governo non è a rischio». —
Dopo l’Abruzzo il centrodestra fa il bis in Sardegna e arriva a conquistare la decima regione, tante quante ne ha ancora il centrosinistra a cui l’ha strappata. Christian Solinas è il nuovo governatore dell’isola oltre il 50% dei voti capitalizzato dalle 11 liste che lo sostenevano. A ufficializzarlo per primo, a scrutinio ancora in corso, è lo sfidante del centrosinistra, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda («ho fatto a Solinas gli auguri di buon lavoro»). Un verdetto che era nell’aria, messo in dubbio solo dagli exit poll di domenica fragorosamente smentiti dal conteggio dei voti, che ipotizzavano un testa a testa tra centrodestra e centrosinistra. Su un punto invece le previsioni si sono rivelate attendibili: la debacle del M5S che resta sotto il 10% meno addirittura del suo candidato, Francesco Desogus, in una regione dove alle politiche del 4 marzo scorso il partito di Luigi Di Maio aveva conquistato oltre il 40% dei consensi. Un risultato addirittura peggiore di quello di due settimane fa in Abruzzo. Ma anche questa non è stata una sorpresa. Tant’è che stavolta i big pentastellati si sono guardati bene dal metterci la faccia, se si esclude il rapido passaggi odi Di Mai o alla chiusura della campagna elettorale. Ma dove sono andati i voti persi da M5S? Secondo l’analisi dei flussi di Swg, la gran parte del 42% di consensi delle politiche si sono persi nell’astensione, un 19% sono stati ceduti al centrodestra ed un 15% al centrosinistra.
Anche il copione post voto è in linea con i precedenti. Matteo Salvini mette l’ accento sul “6 a 0” ottenutone i confronti delPdnegliul timi appuntamenti elettorali, evitando con attenzione di irritare ulteriormente l’ alleato di governoprovato dallas confitta .« Con Di Mai o ci siamo messaggi a ti », fa sapere, mentre continua a ripetere che per l’esecutivo «non cambia niente, che si va avanti» perché« tante sono le cose da fare». Parole più o meno analoghe a quelle di Di Maio e dello stesso premier Giuseppe Conte. Ma tra i pentastellati c’è un nervosismo crescente nei confronti del vertice e in particolare verso Di Maio, accusato dai suoi critici di aver smarrito l’identita del Movimento appiattendosi su Salvini. Un dissenso già emerso in modo consistente con quel 40% a favore della autorizzazione a procedere nei confronti del ministro dell’Interno.
La vulgata ufficiale M 5 sin vece torna a parlare delle difficoltà di affrontare una competizione contro« le ammucchiate», con riferimento alla pluralità di liste che appoggiavano So lina se Z edda. Il centrosinistra si tiene stretto il secondoposto, che quantomeno lascia aperto uno spiraglio di speranza sia pure ottenuto, come due settimanefa, grazie soprattutto alla forza del candidato piu che dei partitiche lo sostenevano. Anche se, qualora fosse confermato il primato del Pdsull’ is ola, con il 13% e poco più, a pochi giorni dalle primarie sarebbe peri dem una piccola boccata d’ossigeno.
La Lega infatti si è fermata sotto il 12%. Una percentuale sufficiente a consentirle anche questa volta il sorpasso sull’alleato di governo. Dato che Salvini, come già detto, per pudore non enfatizza. Ma che evidenzia anche allo stesso tempo quanto domenica a far vincere Solinas non sia stata la forza straripante della Lega come avvenne in Abruzzo, ma quella dell’ intera coalizionedi centrodestra che ha ottenuto oltre il 50% (più dei voti andati a Solinas). E anche questo è un segnale. In Sardegna i due alleati del governo giallo verde superano appena il 20%. Un dato ovviamente particolare anche perla presenzadi liste autonomiste che peraltro della Lega sono alleate anche a Roma. Ma resta comunque evidente che in tutti i test elettorali finora ad essere vincente è il centrodestra. A festeggiare sono infatti anche Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. «Il centro-destra si conferma anche in Sardegna la maggioranza naturale degli italiani », sentenzia l’ ex premier che gioisce per« l’ inarrestabile declino» delM5s.Sullas tessali ne alale aderdiFdich es aluta«l’ ennesima vittoria del centrodestra ».