Vittoria, Acutis taglia la catena di controllo
Fusione per incorporazione di Vittoria Capital nel gruppo assicurativo
Carlo Acutis taglia la catena di controllo della compagnia Vittoria assicurazioni, pochi mesi fa uscita dal listino milanese. Nei giorni scorsi è stata definita la fusione per incorporazione di Vittoria Capital in Vittoria assicurazioni. Questo dopo che lo scorso 13 febbraio è arrivata l’autorizzazione da parte dell’Ivass, l’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni, a procedere in tal senso dopo la richiesta fatta dalle due società coinvolte.
La scomparsa del veicolo Vittoria Capital è l’ultimo tassello di un percorso avviato dallo stesso Acutis a metà del 2018 e che si è sviluppato in diversi step.
Prima l’emissione a luglio 2018 di un bond subordinato da 250 milioni da parte di Vittoria Assicurazioni. Quindi ha preso il via l’Opa sul gruppo assicurativo promossa da Vittoria Capital. Operazione che ha richiesto l’erogazione da parte di Banco Bpm di un finanziamento di poco inferiore ai 300 milioni di euro. Prestito che un paio di mesi fa Vittoria Capital ha rimborsato grazie a un finanziamento infragruppo di pari importo concesso dal gruppo assicurativo. In sostanza la compagnia ha attinto alle risorse disponibili per consentire alla controllante di estinguere l’esposizione nei confronti dell’istituto di credito. Un passaggio cruciale e decisivo per poter poi procedere, come definito in queste ultime ore, all’integrazione tra i due piani societari, ovvero Vittoria Assicurazioni e Vittoria Capital. L’obiettivo dell’accorciamento della catena, come sottolineato nel progetto di fusione per incorporazione, è quello di perseguire la semplificazione dell’assetto societario e della governance del gruppo che fa capo a Yafa, società interamente controllata dalla famiglia Acutis e azionista di controllo della stessa Vittoria Capital. La scelta, peraltro, arriva dopo che negli scorsi mesi, dopo la conclusione dell’offerta su Vittoria assicurazioni, proprio Yafa ha riacquistato tramite Yafa holding il pacchetto dell’8,83% di Vittoria Capital detenuto dal colosso riassicurativo Munich Re chiudendo una storica partnership. Il patto tra i due azionisti era stato infatti rinnovato nel novembre del 2017 e in prospettiva Munich Re sembrava essere il potenziale protagonista di un piano di sviluppo di più ampio respiro per il gruppo assicurativo. Attese che però sono state smentite dagli eventi. Almeno finora.
Quanto al progetto di fusione, il rapporto di concambio è stato stabilito in una azione Vittoria assicurazioni per ogni azione Vittoria Capital. Il progetto, peraltro, ricorda che Acutis, dopo la disdetta del patto parasociale Camfin, ha venduto le azioni della holding che partecipa il gruppo Pirelli incassando una plusvalenza straordinaria di 34 milioni, interamente allocata alla gestione Danni.
Si tratta di capire, a questo punto, quale sarà, post semplificazione del gruppo, il piano reale della famiglia Acutis per Vittoria assicurazioni. Alcune banche d’affari sono al lavoro sul tema da tempo e in proposito già si guarda a chi potrebbero essere i futuri “alleati”. Di certo un asset di questo tipo potrebbe interessare ad Allianz che da un’operazione simile potrebbe ricavare numerose sinergie. Anche Zurich o Axa potrebbero guardare la compagnia anche se, secondo alcuni osservatori, il gruppo elvetico potrebbe avere opzioni di crescita differenti rispetto all’acquisto di un asset retail nel paese. Non è escluso poi che la compagnia possa far gola, come è già avvenuto in passato, a investitori finanziari.
Tuttavia, almeno nel recente passato, gli Acutis avrebbero respinto al mittente le avances di alcuni operatori del settore.