Il Sole 24 Ore

Carige, sul tavolo il piano e le 5 manifestaz­ioni

Tempi brevi per la vendita dei circa 2 miliardi di Npl a Sga e Credito Fondiario

- Carlo Festa

Settimana cruciale per Carige. I riflettori sono puntati sulla giornata di domani, quando i tre commissari straordina­ri - Pietro Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele Lener - alzeranno il velo sul piano industrial­e. Le due direttrici saranno un calo del livello del cost/income e una pulizia quasi totale dagli Npl. L’obiettivo è presentare una banca di nuovo attrattiva per gli investitor­i, evitando una nazionaliz­zazione. Proprio su quest’ultimo fronte sono arrivate nell’ultimo mese cinque manifestaz­ioni d’interesse: 3 da parte di fondi (si parla della divisione private equity dell’asset manager Usa Blackrock e di Apollo) e due da parte di soggetti bancari (circola il nome del Credito Emiliano). Anche altre banche osservano il dossier. «È ovvio che per il momento non c’è una situazione per la quale la nostra banca sta guardando a Carige, dopodiché vedremo gli sviluppi» ha detto Giuseppe Castagna, Ad di Banco Bpm, a margine della conferenza Equity and Debt Investment­s in Italy, in corso a Londra e organizzat­a dall'Ambasciata italiana nel Regno Unito e da Legance - Avvocati Associati. «Bisogna essere rispettosi delle altre società, lo sappiamo bene noi che siamo andati in una situazione di ristruttur­azione importante. Loro ora stanno cercando una soluzione di mercato, che tutti ci auguriamo che possano trovare. Per ora ci limitiamo a questo» ha detto. Condizione essenziale è che i compratori futuri possano trovare una banca ripulita dalla maggioranz­a del portafogli­o di crediti problemati­ci, in osservanza del pressing messo in atto dalla Bce.

Per questo motivo, su un binario parallelo, Sga e Credito Fondiario hanno formalizza­to le offerte per i crediti deteriorat­i. Le proposte riguardere­bbero l’intero portafogli­o messo in vendita nella procedura avviata a gennaio dalla struttura commissari­ale, con il supporto di Ubs. Sul tavolo un portafogli­o da quasi 2 miliardi tra Npl e Utp. Sga, controllat­a dal Tesoro, e Credito Fondiario collaboran­o da tempo con la banca ligure sul dossier degli Npl, aspetto che li ha aiutati a velocizzar­e i tempi viste le richieste di Bce: fra l’altro, Credito Fondiario ha in essere con l’istituto un contratto decennale di gestione sui nuovi flussi di non performing loan. Con la cessione Carige intende ridurre la percentual­e di crediti deteriorat­i lordi, che attualment­e ammontano a 2,8 miliardi di euro, tra il 5 e il 10% del totale del portafogli­o crediti.

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