Credito Popolare e caso Deiulemar
Gentile Direttore,
La Banca di Credito Popolare, in relazione all’articolo pubblicato dalla vostra testata il giorno 21 febbraio 2019 con la sigla St. E., «Deiulemar, i PM stringono sui conti della Banca Torrese», sul presunto coinvolgimento nella vicenda Deiulemar di due ex dirigenti e di un funzionario ritiene doveroso rappresentare la propria totale estraneità ai fatti richiamati che, tra l'altro, hanno causato ingenti danni alla propria comunità di riferimento.
L’operato dell’Istituto è stato sempre improntato all'osservanza della normativa, correttezza e al rispetto dei principi di etica economica, propri di una Banca del territorio, che per vocazione istituzionale salvaguarda sempre gli interessi di tutti i suoi stakeholder. La Banca, anche con riferimento alla ricostruzione dei fatti operata dagli inquirenti, ritiene doveroso precisare che ha adempiuto più volte ai prescritti obblighi di segnalazione alle Authority. Informa, inoltre, che il citato procedimento giudiziario, per competenza, è stato spostato, dopo oltre due anni di indagini, dal Tribunale di Torre Annunziata a quello di Roma. La Banca manifesta la massima fiducia nell'operato della Magistratura e confida che gli ulteriori approfondimenti facciano emergere in tempi brevi la verità dei fatti e il corretto operato degli indagati.