LA GUIDA PRATICA AL NUOVO OBBLIGO
I SOGGETTI TENUTI
L’articolo 1, comma 125 della legge n. 124/2017 fa riferimento alle imprese pubbliche e private. Trattandosi di un obbligo di pubblicazione in bilancio, presumibilmente esso non riguarda le imprese che non hanno l’obbligo di deposito al registro imprese. Assonime ritiene esclusi i beneficiari non residenti e non stabiliti in Italia
L’OGGETTO DELL’INFORMATIVA
Importi ricevuti a titolo di sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e vantaggi economici di qualunque genere dalle Pa e dagli altri soggetti richiamati dalla norma. Secondo Assonime, non rientrano le attribuzioni che costituiscono corrispettivi di lavori pubblici, servizi e forniture
LA FORMA
Libera. Potrebbe essere tabellare, con riferimento a: soggetto erogante; importo del vantaggio ricevuto; causale
LA DECORRENZA
Bilancio relativo all’esercizio 2018. Dovrebbe applicarsi a tutti i soggetti il criterio di cassa. Per Assonime sarebbe opportuno l’asciare l’impresa libera di scegliere tra cassa e competenza
DOVE RIPORTARLA
Nota integrativa al bilancio annuale e consolidato. La nuova tassonomia Xbrl (versione PCI 2018-11-04) prevede un apposito campo, da riportare in calce al bilancio per le micro-imprese
I POSSIBILI ESONERI
Esclusi i vantaggi di ammontare inferiore ai 10mila euro annui, limite che, secondo Assonime, andrebbe riferito all’importo complessivo ricevuto dall’erogatore. Assonime ritiene esclusi vantaggi come le agevolazioni. Dovrebbero non rientrare i benefici ricevuti dai Fondi interprofessionali
LA SANZIONE
L’inosservanza dell’obbligo comporta la restituzione delle somme ai soggetti eroganti entro tre mesi dall’infrazione. Assonime auspica una moratoria, anche in attesa di indicazioni ufficiali sulle modalità di adempimento. Per le imprese, la competenza dovrebbe essere del Mise
LE SEMPLIFICAZIONI
Per gli aiuti di Stato e de minimis di cui al Registro nazionale degli aiuti di Stato è sufficiente che in nota integrativa venga riportata l’esistenza di aiuti oggetto di pubblicazione