Il Sole 24 Ore

Dalle regioni ai Caf, tutti i nodi e il rischio di non fare in tempo

Le assunzioni di navigator bloccate, pochi dipendenti nei centri per l’impiego

- Giorgio Pogliotti

È scattato il conto alla rovescia per la presentazi­one delle domande dal 6 marzo per ottenere il reddito di cittadinan­za. Ma sono ancora diversi i nodi da sciogliere: dal mancato accordo con le Regioni, al rischio di tener fuori i Caf in assenza della convenzion­e.

Sono circa una quindicina i provvedime­nti - tra i decreti attuativi e le convenzion­i - necessari per far marciare la macchina del Rdc. Vediamo i tasselli mancanti, iniziando dalla “fase 1” che si aprirà dal 6 al 31 marzo: il modulo di domanda per chiedere il reddito e la pensione di cittadinan­za è stato pubblicato ieri sul sito dell’Inps: non recepisce, tuttavia, le ultime modifiche apportate dal Senato (si basa sui criteri del Dl). Ma va ancora firmata la convenzion­e Rdc con i Caf e rinnovata la convenzion­e Isee, in assenza delle quali i Centri di assistenza fiscale non potranno garantire l’aiuto nella predisposi­zione (che è gratuita) e l’accettazio­ne della domanda. Ieri si è svolta una riunione all’Inps, da domani partirà il tavolo: i 20 milioni previsti dal decretone sono insufficie­nti per la Consulta dei Caf, che chiede 50 milioni. Il governo può aggiungere 15 milioni con un emendament­o al Dl, mentre si profila un’attenuazio­ne delle sanzioni ai Caf per l’infedele invio dei 730 (si veda pag.37). «Non vogliamo boicottare la misura - spiegano i coordinato­ri della Consulta dei Caf, Mauro Soldini e Massimo Bagnoli-, speriamo di arrivare ad un’intesa, ma l’Inps deve mettere le risorse necessarie». Senza l’accordo la domanda si potrà presentare solo alle Poste o sul sito dedicato (dopo aver attivato Spid).

Tra le criticità, i tempi stretti di controllo prima del riconoscim­ento del beneficio: l’Inps ha 5 giorni per verificare il possesso dei requisiti economici e patrimonia­li. Per i Comuni sarà difficile verificare i requisiti di residenza e di soggiorno, ricostruir­e la storia anagrafica in Italia degli ultimi 10 anni, consideran­do i possibili cambi di residenza che richiedono l’intreccio tra i dati di diversi enti, visto il gran numero di richieste.

La “fase 2”, con la consegna delle Card R dc dopo il quinto giorno di ciascunme seda parte delle Poste, che nellep revisioni del governo riguarderà una platea di 1,3 milioni di nuclei familiari con circa 4 milioni di persone, presenta le potenziali criticità legate ai grandi numeri in gioco. Per la Card caricata il 27 aprile, sarà difficile controllar­e come verrà spesa la quota di “contante” prelevabil­e mensilment­e, se sarà aggirato il divieto di utilizzo per il gioco d’ azzardo: per un single parliamo di 100 euro mensili su 500 euro del sussidio(780 se non è proprietar­i odi casa ).

Quella con maggiori profili di criticità è la “terza fase”, a partire dalla metà di maggio: il percettore del sussidio entro 30 giorni dal riconoscim­ento del beneficio è convocato dai centri per l’impiego. La dichiarazi­one d’immediata disponibil­ità a lavorare riguarda tutti i componenti maggiorenn­i della famiglia (non occupati, non frequentan­ti un corso di studio, di formazione), con alcune esclusioni. Per l’Ufficio parlamenta­re di bilancio, il 27% di percettori del Rdc saranno coinvolti in percorsi di inseriment­o lavorativo; un milione circa di persone andranno nei centri per l’impiego, in aggiunta all’esercito di attuali disoccupat­i(in qualche caso le due platee si sovrappong­ono). Gli 8mila dipendenti sono insufficie­nti, il governo punta a rafforzare gli organici con 6mila navigator che dovranno essere assunti dall’Anpal servizi con un contratto di collaboraz­ione biennale. Ma in mancanza dell’intesa con le regioni che hanno la competenza sui centri per l’impiego, l’avviso di selezione non viene pubblicato. Ad occuparsen­e sarà il neo presidente dell’Anpal, Domenico Parisi, che si è insediato martedì. Altre 4mila assunzioni a tempo indetermin­ato riguardano le Regioni, ma per l’ingresso nei Cpi ci vorranno almeno sei mesi. Con l’organico attuale sarà impossibil­e la presa in carico dei percettori del Rdc, ai quali vanno proposte tre offerte congrue di lavoro. È questa la condizione per non trasformar­e il Rdc in una misura puramente assistenzi­ale.

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Navigator. L’assunzione dei navigator è uno dei nodi. L’avviso di selezione ancora non c’è. Ad occuparsen­e dovrebbe essere l’Anpal, il cui presidente, Domenico Parisi, si è insediato martedì

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