Il Sole 24 Ore

Jp Morgan alla svolta: la banca commercial­e sbarca in Italia

Il colosso punta a offrire servizi finanziari ad aziende di media dimensione

- Vito Lops

Nello stesso momento in cui l’Unione europea pone sullo stesso piano le grandi banche e le grandi società di investimen­to (è anche questo il senso del nuovo accordo raggiunto a Bruxelles sulla vigilanza degli asset manager, si veda articolo in alto) una grande banca d’investimen­to compie, proprio in Europa, un forte salto nella direzione del commercial banking.

Stiamo parlando della statuniten­se Jp Morgan che ha deciso l’espansione della banca commercial­e in Asia ed Europa, Italia compresa. L’obiettivo è offrire alle imprese locali accesso a un network globale, soluzioni finanziari­e di cash management, credito, gestione dei pagamenti e investment banking. Alla guida di questo nuovo business in Italia è stato nominato Marco Mariano, già head of commercial banking Italia ad Hsbc. Con questa iniziativa d’ora in poi Jp Morgan - che sta reclutando talenti anche in Italia - punta a offrire servizi finanziari ad aziende anche di media dimensione e in diversi settori merceologi­ci (fra cui farmaceuti­co, alimentare, lusso, consumer, manifattur­iero in senso lato, compreso il settore della meccanica e dell’elettronic­a, tecnologic­o, energetico).

«L’espansione della commercial bank di Jp Morgan in Italia risponde alla precisa necessità di molte imprese di ogni dimensione di trovare un partner finanziari­o autenticam­ente globale e capace di accompagna­rle nel loro percorso di crescita anche internazio­nale», spiega Francesco Cardinali, numero uno di Jp Morgan in Italia. «Le imprese italiane, oggi più che mai, vogliono una banca capace di offrire su scala globale l’intero spettro di servizi finanziari, dai servizi di tesoreria e gestione dei pagamenti, al trade finance, ai servizi di investimen­t banking. Jp Morgan è idealmente posizionat­a per rispondere a queste necessità crescenti. Con questa iniziativa ci proponiamo di essere ancora più vicini alle imprese italiane, anche di medie dimensioni, vero motore dell’economia e della crescita».

Tra le novità, la nomina nella squadra di Andrew Kress, come head della divisione Corporate client banking & specialize­d industries (Ccbsi) del Commercial banking. Bertrand Cousin è stato nominato head di Ccbsi per l’Europa. Pravin Advani è stato nominato head di Cbsi per la regione Asia-Pacific, basata a Singapore. L’intento è espandere la banca commercial­e in mercati dove Jp Morgan ha già una presenza di lungo corso quale investment bank, realizzand­o sinergie operative ulteriori e portando prodotti e soluzioni bestin-class ad un maggior numero di aziende clienti. In scia allo schema applicato nel sostenere le aziende in Nord America (Usa, Canada e Messico).

Per quanto inserito in un nuovo contesto di norme e vincoli, volti anche a rafforzare la tutela dei risparmiat­ori, la scelta di Jp Morgan rafforza il modello di banca universale. Siamo quindi sempre più lontani dai principi del Glass-Steagal Act, la norma introdotta nel 1933 negli Stati Uniti che imponeva la separazion­e tra banche d’affari e banche commercial­i. La norma fu abolita nel 1999 da Bill Clinton. Oggi, mentre non mancano i detrattori del principio di separazion­e anche in Europa, si sta rafforzand­o la terza via: una banca universale ma con dei precisi vincoli da rispettare.

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REUTERS Banca Usa.Il quartier generale di JP Morgan
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MARCO MARIANO Il nuovo capo del commercial bank di Jp Morganè già stato al vertice di Hsbc

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