La ex Ignis rinasce con residenze e spazi di coworking
Il sindaco di Comerio, Silvio Aimetti, ci è nato, a due passi dalla ex Ignis, e la considera a buon titolo parte ineludibile del territorio circostante. È un patrimonio da ricucire, dopo che Whirlpool ha spostato il proprio quartier generale a Pero. Con il trasloco la multinazionale non ha voluto cancellare 70 anni di storia e negli ultimi due anni, insieme al Comune e alle due università del territorio, ha gettato le basi per la trasformazione futura del sito (mantenendolo nel frattempo sicuro e sorvegliato con una spesa di circa 700mila euro). «Qui dovrà ritornare il lavoro» si è ripromesso il primo cittadino all’inizio di questo percorso. Da oggi si apre la fase finale di questo lungo iter, con il collettamento delle manifestazioni di interesse di tutti i soggetti attratti dalle premesse del «masterplan» (presentato ufficialmente ieri), ribattezzato Comerio new life, con l’obiettivo di arrivare ad annunciare i primi investimenti nel sito all’inizio dell’anno prossimo.
Il progetto è stato impostato sulla base delle reali esigenze espresse dal territorio in una lunga fase di ascolto e condivisione. «Non si faranno supermercati» ha sintetizzato il sindaco. La «new life» di Comerio sarà declinata nella fase attuativa attraverso macrotemi che riguardano innanzitutto l’innovazione e l’imprenditorialità in termini di nuovi spazi di lavoro (magari condivisi), ricerca&sviluppo e cultura. Un altro tema è legato alla salute e alla riabilitazione: si immagina in particolare la fornitura di servizi specialistici alla persona, residenzialità assistita e facilities per lo sport. Il terzo «pilastro», infine, riguarda la realizzazione di residenze, pensate in particolare per anziani che non sono più in grado di gestire abitazioni di grandi dimensioni o per giovani coppie. Si tratta di orientamenti che, in alcuni casi, potrebbero riscuotere l’interesse di alcune realtà corporate già insediate nell’«area vasta» gravitante su Comerio. Si prevedono tra i 150 e i 250 nuovi posti di lavoro a seconda delle scelte di insediamento, a oggi non ancora definite.
L’intera area da 50mila metri quadrati - assicurano i curatori del progetto - conserverà il ruolo di centro economico per l’intera area del Comune di Comerio, favorendo l’insediamento di attività che generino lavoro e servizi per la persona. «Comerio new life spiega Camilla Bastoni, sales director di Cbre, partner di Whirlpool in questa operazione - rappresenta una best practice per la rigenerazione delle aree dismesse in Italia. Il processo di riqualificazione dell’area, avviato nel 2016, ha beneficiato di due ingredienti fondamentali: l’impegno diretto di Whirlpool in un processo virtuoso di trasformazione e una pubblica amministrazione ferma nel principio di costruzione del valore per la sua comunità».