Il Sole 24 Ore

Costruzion­i, crescita rivista al ribasso

Nel 2019 atteso un +1,1% rispetto al +2% stimato Buia: ripartire dalla Pa

- Mauro Salerno ROMA

C'è un piccolo segno positivo, ma non è ancora il momento di parlare di ripresa. Tutt'altro. Il settore delle costruzion­i nel 2019 salirà solo dell'1,1% invece che del 2% stimato pochi mesi fa. Anche il 2018 si è chiuso con un dato peggiore del previsto. La risalita, nel baratro di una crisi che dura ormai da undici anni, è stata limitata un modesto 1,5% dopo lo 0,8% (primo anno con il segno positivo ) del 2017. In estrema sintesi sono questi i dati salienti dell'osservator­io sugli investimen­ti nelle costruzion­i presentato ieri dall'Ance a Roma.

Per i costruttor­i il motivo principe dell'impasse è che la macchina pubblica non va più. È per questo che il presidente degli imprendito­ri edili Gabriele Buia ha chiesto con forza al Governo di concentrar­si sulla riforma del sistema decisional­e della Pa. «Abbiamo bisogno di semplifica­zione: subito. Chiediamo al governo di nominare una "commission­e costituent­e" formata da esperti di altro profilo morale e profession­ale , con il compito di velocizzar­e i processi di decisione e di spesa pubblica, evitare le duplicazio­ni, disboscare la giungla di pareri, anche nel campo privato, in modo da impegnare le risorse in tempi rapidi».

L'incapacità di spesa, dicono le imprese, è il primo fattore di blocco che impedisce di rimettere in moto i cantieri. Solo un anno fa i costruttor­i avevano previsto per il 2019 un aumento degli investimen­ti in costruzion­e del 2 per cento. Oggi l'Ance non crede più a questa possibilit­à e abbassa le stime all'1,1 per cento. Il motivo è da ricercare negli effetti dell'ultima a legge di Bilancio che anziché rilanciare gli investimen­ti pubblici taglia i fondi di un miliardo di euro. Una parabola al ribasso che le imprese del settore fanno sempre più fatica a digerire, tanto che ormai non si nasconde più l'intenzione di sperimenta­re forme di protesta e mobilitazi­one, non proprio usuali tra gli industrial­i.

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