Il ritmo frenetico del lusso online
Parla Federico Marchetti, il fondatore di Yoox oggi a capo del colosso Ynap
L’unità di misura dell’e-commerce è il secondo,anziunafrazionedisecondo. Iltempoditrebattitidiciglia,percapirci, più o meno il ritmo del cuore a riposo. Nell’ultimo Black Friday una persona ogni0,7secondihafattounacquistosullagrandepiattaformadiluxuryfashion che fa capo a Ynap, oggi proprietà del gruppoRichemont.Nonstupiscecheil suofondatore,eattualepresidenteead, insistacoldireche,negliaffaricomenella vita, «il tempismo è tutto».
Il nuovo numero di How to Spend it, in edicola da venerdì 1° marzo, si apre proprio con un’intervista a Federico Marchetti, l’inventore dell’entertailer, vale a dire quel matrimonio fra shopping e industria dell’intrattenimento che ha dato vita prima a Yoox, poi alla fusione con Net-A-Porter e – storia recente – alla sua acquisizione da parte di uno dei maggiori gruppi al mondo nel settore del lusso, con una valutazione di sei miliardi di dollari. «Sono spesso incasellato nel ruolo di businessman calcolatore, uomo di numeri, di Borsa, di grandi fusioni», racconta Marchetti sul magazine del Sole24Ore. «Ma io forse sono solo l’ultima reincarnazione di un vecchio negoziante del Medioevo». Poiché il 12 marzo ricorrono i trent’anni del World Wide Web - (per i nostalgici vale la pena di regalarsi un pieno revival con l’omaggio fatto dal Cern: https:// worldwideweb.cern.ch), - How to Spend it ha voluto esplorare le sue ripercussioni più interessanti nel mondo del lusso, ma anche indagare le enormi potenzialità di sviluppo ancora aperte. «Siamo all’inizio della storia», assicura Marchetti. Moltissimo è stato fatto, ancora di più resta da fare e sviluppare. È una visione imprenditoriale incoraggiante che punta a usare la tecnologia come acceleratore di creatività e mercato, senza trascurare il fattore umano, tema centrale della rivoluzione 5.0 già in essere. Con un’ampia inchiesta sulla moda on e off line, How to Spend it si addentra nelle nuove logiche del retail e della comunicazione, indaga l’altra faccia del talento, i giovani tra i 28 e i 35 anni che stanno riscrivendo il concetto di stile, all’interno sì di importanti maison, ma senza rinunciare a firmare e vendere collezioni proprie. Richard Quinn, Marine Serre, Veronica Leoni, Eleanor McDonald, Glen Martens sono solo alcuni degli incontri che tracciano la mappa di nuovi percorsi ideativi e produttivi. Ai tempi dei negozianti del Medioevo, una persona, nel corso dell’intera vita, intercettava in media 40 immagini. «Oggi uno qualunque di noi incontra più o meno 600mila immagini artificiali al giorno. Un vero ingorgo visivo», racconta il rettore della Iulm Gianni Canova.