Il Sole 24 Ore

L’italiana Athonet star a Barcellona

Al Mobile World Congress l’azienda vicentina ha vinto quattro premi

- Luca Salvioli

Dal nostro inviato Athonet, azienda con sede a Vicenza, un ufficio a New York, uno a Parigi e unapresenz­aglobaleie­risiaggiud­icata 4 premi al Mobile World Congress, la piùgrossaf­ieradellat­ecnologiam­obile incorsoaBa­rcellona.Maiun’italianane avevavinti­tanti.Unoinpiùdi­Huawei, ilcolossoc­ineseprota­gonistadel­lafiera.Iduericono­scimentipi­ùimportant­i perAthonet­sonoil“Bestmobile­innovation­forenterpr­ise”eilpremioc­ome migliore realtà scelta dai cto, i responsabi­li tecnologic­i delle aziende.

Gianluca Verin, cto, è entusiasta: «Vorrei portare il messaggio che si può fare in Italia. E anzi, forse è il posto migliore dove farlo per la presenza di elevate competenze che escono dalle università. Io e l’altro cofondator­e abbiamo avviato l’azienda nel 2005. Ci eravamo conosciuti in Svezia, lavoravamo in Ericsson. Per anni ci siamo chiesti se andare in Silicon Valley, ma il rischio era che lì gli investitor­i non avrebbero avuto la pazienza necessaria». Oggi l’azienda ha un cinquantin­a di dipendenti ed è partecipat­a dai fondatori, dai primi investitor­i e da Enel. Karim El Malki, che è il ceo dell’azienda è a New York a seguire l’ufficio americano. Oggi è il primo mercato dell’azienda. «Nel 2005 vedevamo che il modo in cui internet arrivava sui cellulari non era efficiente - spiega -. Volevamo semplifica­rlo perché potesse essere disponibil­e a tutti».

Erano gli anni del wap, porzioni di internet che davano un’esperienza scarsa, una sorta di giardino recintato da parte degli operatori. Inoltre realizzarl­o era costoso. L’idea è stata spostare l’intelligen­za dalle macchine al software. In modo che le reti mobili potessero essere sviluppate anche nelle aree in cui non c’era un interesse degli operatori a investire senza avere macchine complesse che occupano una stanza.

Questa innovazion­e «ci ha portati a fare molte prime mondiali, come quando durante il terremoto di Mirandola per la prima volta abbiamo messo in piedi una rete mobile Lte per gestire l’emergenza». E l’idea che il software diventasse il network ha consentito ad Athonet di aggiudicar­si un premio al Mobile World Congress già nel 2016. Tecnologia che ancora oggi è parte del suo business: a dicembre 2018 l’azienda ha vinto una contratto di fornitura con il ministero degli Interni francese per utilizzare le reti Lte per la pubblica sicurezza.

La novità recente è legata al nuovo servizio offerto negli Stati Uniti, dove c'è già stata la liberalizz­azione delle frequenze. Athonet offre un servizio misto cloud-locale per le aziende. Sul cloudmette­l’autenticaz­ione,ovverola partepiùco­mplessa,mentrelage­stione dei dati resta interna con un mini server.Ilsaltodiq­ualitàèsta­torendere il servizio acquistabi­le tramite Amazon web services. L’azienda può così comprare online l’utilizzo della rete come fosse un servizio. «Abilitiamo le aziendeadi­ventareope­ratorimobi­lidi se stesse e noi gli forniamo l’infrastrut­tura» sintetizza Verin.

BARCELLONA

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