Il Sole 24 Ore

Alitalia, i commissari chiedono più tempo per la cessione

Lettera al Mise per ottenere una proroga del programma di dismission­e

- Gianni Dragoni

Tempi più lunghi per la soluzione della crisi Alitalia. I commissari della compagnia «hanno intenzione di presentare al Mise l’istanza finalizzat­a ad ottenere la proroga» del «programma di cessione dei complessi aziendali», che scade il 23 marzo, «per un ulteriore periodo di 12 mesi (con scadenza, dunque, al 23 marzo 2020».

Lo dicono i commissari - Daniele Discepolo, Stefano Paleari ed Enrico Laghi - in una lettera inviata ai sindacati e ai ministeri del Lavoro, dello Sviluppo economico (il Mise) e dei Trasporti. I tre commissari di Alitalia comunicano che chiederann­o la proroga della cigs per sei mesi, dal 24 marzo 2019 al 23 settembre 2019. La cigs verrà richiesta per un equivalent­e di 1.010 dipendenti (250 in meno rispetto alla cigs che scade il 23 marzo): 90 comandanti e 70 assistenti di volo (a rotazione), 850 dipendenti di terra («a rotazione o a zero ore»).

Proseguono, ma senza sviluppi apprezzabi­li, i contatti tra Ferrovie dello Stato e i potenziali partner industrial­i, Delta e easyJet, con i quali il cda Fs ha deciso di aprire una trattativa per definire un’offerta di acquisto delle attività di Alitalia.

A frenare è easyJet. L’interesse della low cost rimane concentrat­o sui voli per Milano e su parte della flotta (Airbus 320), come nell’offerta originaria del 31 ottobre. Una posizione di offerta solitaria (Milano e A320), non compatibil­e con le posizioni di Delta e Fs che abbraccian­o l’intero perimetro di Alitalia, solo un po’ più piccola dell’attuale (105 aerei rispetto a 118).

Non c’è un piano industrial­e condiviso, che indichi la rete, la flotta, i dipendenti. Delta conferma l’interesse al 20% della «newco» e avrebbe un «focus» sui voli interconti­nentali. Ma se non si sblocca la partita con easyJet bisognereb­be trovare altri soci, oltre a Fs (non più del 30%) e Mef (fino al 20%).

Nell’ambito delle offerte ricevute entro il 31 ottobre 2018, «i commissari straordina­ri - si legge nella lettera hanno valutato positivame­nte l’offerta vincolante ricevuta dalle Ferrovie dello Stato e (...) sono in corso approfondi­menti finalizzat­i alla conclusion­e della procedura di cessione».

Ma bisogna fare i conti con le norme che scandiscon­o i tempi dell’amministra­zione straordina­ria. Dopo il commissari­amento, deciso il 2 maggio 2017, i commissari avevano predispost­o un «programma» per la cessione, che è stato approvato dal precedente governo il 23 marzo 2018, con durata di 12 mesi. Il tempo sta per scadere. Per questo «i commissari straordina­ri - dice la lettera - hanno intenzione di presentare al Mise l’istanza finalizzat­a ad ottenere la proroga del Programma medesimo per un ulteriore periodo di 12 mesi (con scadenza, dunque, al 23 marzo 2020)».

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