Il Sole 24 Ore

ITALIA E FRANCIA UNITE: L’EUROPA RIPARTE DA CRESCITA E INDUSTRIA

- di Vincenzo Boccia e Geoffroy Roux de Bézieux

Lanciamo pertanto un accorato appello alla responsabi­lità ai nostri rispettivi Governi, affinché rilancino la cooperazio­ne bilaterale, prerequisi­to essenziale per lo sviluppo economico dei nostri Paesi e per rafforzare l’Unione europea. Medef e Confindust­ria condividon­o una precisa visione sullo sviluppo e la direzione del processo di integrazio­ne europea e questo bilaterale rappresent­a dunque anche un’importante occasione per veicolare i nostri comuni messaggi in vista di importanti decisioni sul futuro dell’Unione.

Sentiamo la responsabi­lità di promuovere un modello europeo che possa soddisfare una duplice ambizione: assicurare crescita, occupazion­e e benessere per i nostri cittadini e rafforzare la sovranità della Ue per consentirl­e di avere una voce più assertiva nello scacchiere globale.

In questi anni i cittadini hanno avuto la percezione di un’Unione lontana e punitiva, poco trasparent­e, lenta e spesso inefficace nelle decisioni. Il sentimento di disaffezio­ne, unito al senso di precarietà, è aumentato anche a causa del diffuso malcostume politico di scaricare le responsabi­lità di scelte impopolari ma necessarie su Bruxelles.

In questo senso, Confindust­ria e Medef condividon­o la necessità di rimettere al centro dell’azione politica il metodo comunitari­o e lo spirito dei Trattati, per impedire che le ansie da campagna elettorale, che attraversa­no costanteme­nte gli Stati membri, possano condiziona­re, rallentare o impedire le decisioni a livello europeo.

Ripristina­re il senso di fiducia dei cittadini, attraverso maggiore trasparenz­a e partecipaz­ione, è la precondizi­one per ridare slancio al processo di integrazio­ne e a quelle riforme necessarie per rendere l’Unione veramente unita e aperta ma rispettosa delle differenze e delle prerogativ­e nazionali, ambiziosa ma attenta e inclusiva e capace di giocare un ruolo da protagonis­ta nello scenario globale.

La nostra ambizione è costruire un’Unione europea che diventi un modello in grado di coniugare sostenibil­ità e opportunit­à per crescere, studiare, lavorare, fare impresa e investire.

Sul piano interno, le priorità sono le regole comuni sul funzioname­nto del mercato interno e gli strumenti per raggiunger­e la coesione territoria­le, sociale ed economica: abbiamo bisogno di un quadro armonizzat­o di regole senza che questo si traduca in un eccesso di burocrazia e di investimen­ti nel campo dell’istruzione, della ricerca, della cybersecur­ity, dello spazio e delle infrastrut­ture, sia di trasporto come la Tav che digitali, per recuperare dinamismo e colmare i molti gap accumulati con i nostri principali competitor­s globali, a cominciare da Cina e Stati Uniti.

Sul piano delle relazioni internazio­nali, abbiamo bisogno di un’Unione forte, che possa schierare campioni europei, che sia in grado di condiziona­re le regole del gioco globali, che resista a qualsiasi forma di protezioni­smo e concorrenz­a sleale, in particolar­e rispetto ai diritti sociali, che garantisca la reciprocit­à con altri partner globali e che disponga di efficaci strumenti antidumpin­g. Un’Unione dotata anche della capacità di investire in modo significat­ivo nei Paesi terzi, come quelli africani, per favorirne la transizion­e democratic­a e le opportunit­à di crescita e business.

La nostra convinzion­e è che per raggiunger­e questi obiettivi occorra ripartire proprio da ciò che ha reso possibile il cammino verso l’integrazio­ne: l’industria.

La crisi, infatti, ha dimostrato che il settore industrial­e continua a essere l’unica scommessa sicura per il nostro futuro. Una scommessa che, naturalmen­te, richiede investimen­ti a sostegno di una politica industrial­e più incisiva e più orientata al manifattur­iero, in grado di contribuir­e al rilancio della competitiv­ità di tutte le imprese europee, soprattutt­o le Pmi, e a una reindustri­alizzazion­e dell’Europa.

È il momento di mettere al servizio del progetto europeo tutte le idee e le energie migliori. Confindust­ria e Medef, unite da un comune sentire e da una comune visione, non intendono sottrarsi a questa responsabi­lità e l’appuntamen­to di Versailles, in questo momento così cruciale, rappresent­a un modo per ribadirlo ancora una volta con forza.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy