LA VOCE DELL’ECONOMIA PER SUPERARE LO STALLO
Le imprese italiane e francesi insieme per un nuovo progetto europeo, che metta al centro lavoro, crescita economica, competitività e benessere, con l’industria motore dello sviluppo, e rilanci l’integrazione Ue. Per due giorni, oggi e domani, la Confindustria italiana e quella francese, Medef, dialogheranno su alcuni grandi temi: l’Europa che vogliamo per le nostre imprese, per l’Italia e per la Francia; finanziamenti e investimenti necessari nei due Paesi; lavoro e formazione, la risposta delle imprese all’inclusione sociale. Sono i focus dei gruppi di lavoro che si terranno oggi pomeriggio. Domattina saranno presentate le conclusioni e al termine sarà siglata una dichiarazione finale da sottoporre ai rispettivi governi e alle istituzioni Ue: a firmare il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, del Medef, Geoffroy Roux de Bézieux, della Febaf (federazione di banche, assicurazioni e finanza), Luigi Abete.
È la seconda edizione del Forum economico franco-italiano: la prima si è tenuta a Roma, a gennaio scorso. Con gli imprenditori tedeschi della Bdi questo lavoro comune si è avviato già quasi otto anni fa: Germania e Italia sono rispettivamente il primo e il secondo Paese manifatturiero d’Europa e il mondo delle aziende si è impegnato a collaborare per rappresentare in modo più forte le proprie istanze nella Ue. Già al Forum di Bolzano del 2017 Boccia aveva annunciato l’intenzione di voler allargare il raggio anche alla Confindustria francese, senza escludere in futuro un possibile incontro a tre. Il Forum con la Francia è stato confermato proprio per ribadire le ragioni dell’economia, nonostante il momento difficile delle relazioni tra i due Paesi. La politica sarà presente, con due esponenti di primo piano, il ministro dell’Economia francese, Bruno Le Maire, e l’omologo italiano, Giovanni Tria. E saranno presenti anche gli ambasciatori, Teresa Castaldo e Christian Masset.
Sarà Enrico Letta, professore a Science Po e presidente dell’Istituto Jacques Delors, a presiedere oggi la sessione di lavoro, dopo i saluti di Roux de Bézieux e di Boccia e l’intervento di Bernard Spitz,
OGGI E DOMANI A VERSAILLES IL FORUM ECONOMICO, PRESENTI ANCHE LE MAIRE E TRIA
presidente della Commissione Europa del Medef.
Il gruppo di lavoro “L’Europa che vogliamo per le nostre imprese, per l’Italia e per la Francia” sarà presieduto da Hervé Guillou, presidente e ad di Naval Group, con relatore Lisa Ferrarini, vicepresidente di Confindustria e presidente della Ferrarini. Bisognerà rispondere a quesiti su quali sono gli interessi comuni tra Francia e Italia da difendere a Bruxelles nel prossimo ciclo politico, su quale sarà il coinvolgimento delle aziende nella campagna elettorale Ue, se sostenere in modo più convinto una strategia di politica industriale europea, vista la pressione commerciale di Usa e Cina. Inoltre si discuterà su quale debba essere il rapporto tra Ue e Russia, su quale sia la relazione tra Ue e Africa, su quale posizione assumere riguardo a Brexit.
Il gruppo di lavoro “Finanziamenti e investimenti necessari nei due Paesi” sarà presieduto da Stefan Pan, vicepresidente di Confindustria e presidente di Pan surgelati, relatore Philippe Crouzet, presidente Vallourec. Si parlerà delle sfide per le aziende italiane e francesi in relazione all’accesso al credito, si discuterà su come ridurre il gap di investimenti in Europa e su quali possono essere le soluzioni innovative per supportare l’economia e le imprese, la loro competitività, l’innovazione e la trasformazione tecnologica. Si parlerà anche di quali sono i settori prioritari e di quale cooperazione va valorizzata nell’industria e nei servizi, di quali sono le priorità di investimenti infrastrutturali, di come favorire una finanza più sostenibile.
Sui temi di lavoro, formazione e inclusione sociale il presidente sarà Giovanni Brugnoli, vicepresidente di Confindustria e presidente di Tiba Tricot, relatore Arnaud de Puyfontaine, presidente di Vivendi. Il dibattito verterà su come sta cambiando il lavoro nelle imprese italiane e francesi, su come rendere il mercato del lavoro più efficiente, su quali relazioni industriali impostare, su come intervenire sul costo del lavoro, riflettendo sulle buone pratiche europee, e su come realizzare regole flessibili per far nascere nuove professioni.