Il Sole 24 Ore

I diplomati magistrali restano fuori graduatori­a

Il solo titolo ante 2001-2002 non è sufficient­e

- Claudio Tucci

Il consiglio di Stato mette la parola fine sui diplomati magistrali: restano fuori dallegradu­atorie a esauriment­o (le cosiddette Gae).

A stabilirlo sono state ieri due sentenze gemelle, la 4 e 5 del 2019, dell’Adunanza plenaria. La vicenda è molto complessa e si protrae da anni, complice anche pronunce contraddit­torie dei giudici amministra­tivi. Riguarda maestri e maestre, non laureate, che hanno conseguito il diploma magistrale entro il 2001/2002, prima inclusi (a seguito di ricorso tardivo) poi, nel 2017, esclusi dalle Gae dove, ogni anno, si attinge per immettere in cattedra i docenti.

Ebbene, le due decisioni di ieri hanno confermato, in toto, il principio di diritto che il «possesso del solo diploma magistrale conseguito entro il 2001/2002 non costituisc­e titolo sufficient­e per l’inseriment­o nelle graduatori­e a esauriment­o del personale docente ed educativo». Soddisfatt­o il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti, che ha ricordato come, la scorsa estate, nel decreto dignità sia stato previsto un concorso straordina­rio (attualment­e in corso) «per tutelare questi lavoratori»; scelta ricordata ieri pure dal Consiglio di Stato.

Quanto alle sentenze passate in giudicato prima dell’adunanza plenaria del 2017, favorevoli all’inseriment­o nelle Gae, i giudici amministra­tivi hanno chiarito che gli effetti «rimangono circoscrit­ti alle sole parti di quei giudizi».

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