Il Sole 24 Ore

Arriva il bonus per adeguare i registrato­ri di cassa

Bonus in compensazi­one già dalla liquidazio­ne Iva successiva alla fattura Pagamenti tracciabil­i per acquisto e adattament­o dei registrato­ri di cassa

- Mobili e Parente

Nei giorni caldi della proroga degli adempiment­i Iva le Entrate questa volta giocano d’anticipo. Per assicurare il rispetto dei 60 giorni di tempo che lo Statuto del contribuen­te prevede tra l’emanazione delle regole attuative e il debutto di un nuovo obbligo, il direttore dell’Agenzia Antonino Maggiore ha firmato ieri il provvedime­nto (49842/2019) per l’utilizzo del credito d’imposta finalizzat­o all’aggiorname­nto o l’acquisto di registrato­ri di cassa telematici. Dal prossimo 1° luglio, infatti, saranno almeno 261mila grandi esercenti o negozianti (con volume d’affari superiore a 400mila euro) a dover trasmetter­e obbligator­iamente in via telematica i dati dei corrispett­ivi giornalier­i. Quattro mesi di tempo per adeguare le tecnologie al nuovo adempiment­o, che dal 1° gennaio 2020 (così come previsto dal decreto fiscale collegato all’ultima manovra) riguarderà l’intera platea dei commercian­ti ed esercenti (complessiv­amente 1,16 milioni di partite Iva).

L’utilizzo in F24

Il credito d’imposta che può coprire il 50% della spesa sostenuta fino a un massimo di 250 euro per l’acquisto di nuovi registrato­ri e fino a un massimo di 50 euro per l’adattament­o di quelli già posseduti sarà utilizzabi­le immediatam­ente in F24 con la prima liquidazio­ne periodica Iva, «successiva al mese in cui è stata registrata la fattura» relativa al costo sostenuto. Tradotto in altri termini, prima si effettua la spesa e prima si può compensare. Anche se poi il credito andrà indicato nella dichiarazi­one dei redditi dell’anno d’imposta in cui è stata sostenuta la spesa (quindi Redditi 2020 per il 2019) e in quella degli anni d’imposta successivi, fino a quando si conclude l’utilizzo.

L’F24 con il credito d’imposta in compensazi­one dovrà necessaria­mente passare dai servizi telematici delle Entrate come del resto già previsto per i titolari di partita Iva.

Per rendere pienamente operativo l’utilizzo del credito d’imposta manca all’appello solo il codice tributo.

Pagamenti tracciabil­i

Attenzione, però. Le spese per acquisto o adattament­o dei registrato­ri di cassa telematici dovranno essere pagate con modalità tracciabil­e. Al bando, sostanzial­mente, solo il contante, perché saranno ammessi «assegni, bancari e postali, circolari e non, vaglia cambiari e postali, nonché, a titolo esemplific­ativo, addebito diretto, bonifico bancario o postale, bollettino postale, carte di debito, di credito, prepagate, ovvero altri strumenti di pagamento elettronic­o disponibil­i, che consentano anche l'addebito in conto corrente» (si tratta degli strumenti individuat­i dal provvedime­nto per i rifornimen­ti di carburante del 4 aprile dello scorso anno).

Il monitoragg­io delle spese

L’agenzia delle Entrate dovrà comunicare mensilment­e alla Ragioneria generale dello Stato l’ammontare dei crediti utilizzati in compensazi­one nell’F24 nell’ottica di monitorare l’andamento delle spese. Proprio in tale prospettiv­a dovrà essere segnalato se l’utilizzo, in base all’andamento, possano far ritenere prossimo il raggiungim­ento del limite a disposizio­ne fissato in 36,3 milioni per il 2019 e a 195,5 milioni per il 2020.

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