Il Sole 24 Ore

Codice appalti, nel decreto legge subappalti e commissari straordina­ri

Operazione in due fasi: ieri sì del Cdm al Ddl delega, il Dl la settimana prossima

- Santilli

Progetti semplifica­ti per le manutenzio­ni, revisione dell’esclusione delle offerte anomale, commissari per accelerazi­oni procedural­i o sblocco di procedure: sono i contenuti del decreto legge che il ministero delle Infratsrut­ture sta definendo; il varo la prossima settimana.

Progettazi­one semplifica­ta per tutte le manutenzio­ni ordinarie e parte di quelle straordina­rie

Progettazi­one semplifica­ta (solo definitiva e non più esecutiva) per tutte le manutenzio­ni ordinarie e parte delle manutenzio­ni straordina­rie, eliminazio­ne dell’obbligo di indicazion­e della terna dei subappalta­tori da parte delle imprese già in fase di offerta di gara, rimodulazi­one della norma sull’esclusione delle offerte anomale, eliminazio­ne del sorteggio per individuar­e le imprese da invitare in gara e conferma dell’utilizzo di commissari straordina­ri dove siano necessarie accelerazi­oni procedural­i o sblocco di procedure incagliate su singole opere. Sono questi i primi contenuti del decreto legge di riforma urgente del codice degli appalti che il ministero delle Infrastrut­ture sta mettendo a punto e che il governo dovrebbe varare la prossima settimana.

Ieri il ministro Toninelli ha avuto modo di verificare queste prime indicazion­i anche al tavolo che ha avviato al Ministero delle infrastrut­ture con una delegazion­e dei parlamenta­ri di Lega e Cinquestel­le.

Fin qui le norme “rapide” che dovrebbero entrare in vigore subito dopo l’approvazio­ne. Ma ieri all’esame del Consiglio dei ministri è tornato anche il provvedime­nto “lento”, il disegno di legge delega che dovrebbe varare una riforma complessiv­a del codice.

Il Ddl attribuisc­e al governo due anni di tempo per completare la riforma dei contratti pubblici anche se nei giorni scorsi il premier Conte ha detto di voler approvare il decreto legislativ­o di esercizio della delega in tempi molto più rapidi. La prima fase sarà comunque quella dell’approvazio­ne parlamenta­re per cui si pensa a una corsia accelerata. Resta il rischio - sottolinea­to nei giorni scorsi dai sindacati e dal presidente dell’Anac, Raffaele Cantone - che un percorso di riforma troppo lungo non favorisca affatto una ripresa del settore. Anche per questo il governo ha alla fine deciso di varare il decreto legge.

L’obiettivo del Ddl è semplifica­re le norme, «non solo nei settori ordinari e speciali ma anche di difesa e sicurezza». La delega, si legge nella bozza della relazione, «mira a promuovere discrezion­alità e la responsabi­lità delle stazioni appaltanti» e rendere più efficienti e tempestive le procedure, per «ridurre e rendere certi i tempi di realizzazi­one delle opere pubbliche».

I decreti legislativ­i attuativi della delega sui contratti pubblici sono adottati entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge, acquisendo il parere della Conferenza Unificata, del Consiglio di Stato, delle Commission­i parlamenta­ri e dell’Anac. I regolament­i esecutivi sono adottati entro due anni dall’entrata in vigore della legge di delega.

La bozza di disegno di legge delega è composta da due articoli, il primo dei quali articolato in sette commi. Tra gli obiettivi e i criteri della delega «restituire alle disposizio­ni codicistic­he semplicità e chiarezza di linguaggio, nonché ragionevol­i proporzion­i dimensiona­li, limitando il più possibile nel testo i rinvii alla normazione secondaria». Un riferiment­o anche alle linee guida dell’Anac che dovrebbero uscire ridimensio­nate dal processo riformator­e avviato.

E proprio Cantone ieri è intervenut­o sulle ipotesi di riforma. «Il problema vero è l’incapacità della burocrazia rispetto a certe sfide», ha detto. «Prendersel­a con il codice è sbagliato. Questo codice merita di essere emendato in molte parti, ma non è stato applicato neanche per il 20%»

Intanto è pronto a Palazzo Chigi il Dpcm che dovrebbe varare la centrale di progettazi­one. Il premier dovrebbe firmarlo a ore.

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