Intesa, per il board andrà rinnovato un consigliere su tre
Il documento del cda uscente chiede più esperti di assicurazioni e fintech
Il futuro board di Intesa Sanpaolo dovrà essere costruito all’insegna della «continuità» rispetto a quello uscente. Con le necessarie integrazioni in termini di nuove competenze, certo. Ma con la «riconferma» di un numero «significativo» di amministratori del Consiglio e membri del Comitato per il controllo sulla gestione.
È un auspicio chiaro quella che emerge dalla relazione quali-quantitativa pubblicata ieri dalla banca e firmata dall’attuale board. Il documento raccoglie una serie dettagliata di indicazioni che dovranno essere considerate dagli azionisti nel definire le liste dei candidati in vista dell’assemblea che a fine aprile rinnoverà gli organi di vertice per il mandato 2019 – 2021. Indicazioni importanti, che arrivano proprio alla vigilia dell’incontro tra le fondazioni socie previsto per oggi in vista della creazione del patto di consultazione. Continuità per il board significa il mantenimento «per una parte significativa, di solito non inferiore ai due terzi dei membri del consiglio in essere». Indirettamente, come anticipato dal Sole 24Ore lo scorso 23 febbraio, il documento rafforza così l’ipotesi di una riconferma (scontata) dell’attuale ceo Carlo Messina e così pure del presidente in carica, Gian Maria Gros-Pietro.
Confermata la struttura a 19 consiglieri di cui 14 andranno al listone di maggioranza e 5 alla lista di minoranza che, come consueto, sarà presentata da Assogestioni. Non solo. La relazione del board mette in evidenza anche le «ulteriori skills» ritenute «apprezzabili» anche in relazione all’evoluzione del Piano di Impresa. Il consiglio suggerisce di considerare candidature che apportino al nuovo Consiglio «esperienza internazionale», una «conoscenza del mercato e dei prodotti assicurativi e della relativa regolamentazione», e competenze in ambito digitale. Il Consiglio si esprime poi a favore di un’ampia diversità di genere e la diversificazione tra le fasce di età. Ed evidenziando l’impegno di tempo «particolarmente elevato» e le responsabilità, segnala agli azionisti «l’opportunità di valutare una revisione dei compensi» dei futuri consiglieri.
Intanto, sul fronte del caso dei diamanti, Intesa San Paolo segnala per voce del presidente Gros-Pietro di aver interrotto da due anni «l’assistenza ai clienti» per l’acquisto dei diamanti, e che ora sta rimborsando i clienti con il riacquisto delle pietre. Sul Sole 24 Ore dello scorso 23 febbraio l’anticipazione dell’orientamento del board di Intesa Sanpaolo per quanto riguarda la relazione sulla composizione qualiquantitativa ottimale del prossimo board.