Iccrea, Magagni lascia (in anticipo) la presidenza
Dimissioni del presidente in vista del via libera Bce. Martedì il consiglio direttivo
La Bce riunirà il consiglio direttivo all’inizio della prossima settimana, martedì o mercoledì, per approvare il via libera alla registrazione di Icrrea all’albo dei gruppi bancari. È l’atto finale del percorso di costituzione del nuovo gruppo di credito cooperativo: la notizia è stata data ieri mattina in occasione della seconda tappa del road show organizzato a Milano e a Roma dai vertici di Iccrea per l’aumento di capitale da 250 milioni di capitale che si concluderà attorno al 20 marzo. L’imminenza del varo del nuovo gruppo è stata l’occasione colta dal presidente, Giulio Magagni, per lasciare la guida del gruppo. La sua uscita era già prevista per lasciare il testimone al vicepresidente Luigi Maino che con tutta probabilità verrà nominato presidente in una prossima riunione del board di Iccrea.
Magagni ha inviato una lettera mercoledì agli organi sociali di Iccrea per rassegnare le proprie dimissioni da presidente e dal cda dell’istituto, in anticipo di due mesi rispetto al termine del mandato del cda che sarà rinnovato all’assemblea di aprile. Presidente della capogruppo Iccrea Holding dal 2003 e poi della nuova capogruppo, Iccrea Banca, dal 2016, Giulio Magagni ha guidato il sistema di società di secondo livello e il progetto di costituzione del gruppo bancario cooperativo previsto dalla riforma del 2016, fino al compimento di tutti gli atti necessari al suo avvio operativo. «In questi anni - afferma Magagni - il Gruppo bancario Iccrea ha assicurato a tutto il credito cooperativo supporto e sostegno nei momenti complessi, dotandolo di strumenti innovativi e soluzioni utili, oltre che redditizie».
In occasione del road show il vertice di Icrrea ha esposto la questione del capitale inoptato che deriverà dalla probabile mancata sottoscrizione pro-quota di Cassa centrale banca e delle Bcc che hanno aderito al qruppo trentino e possiedono circa il 20 per cento diIcrrea. È stato chiesto alle Bcc che sinora hanno contribuito in maniera più limitata al capitale di Iccrea di arrotondare ulteriormente la quota per mandare a buon fine l’intero aumento.