Il Sole 24 Ore

Universal Music, in pista Kkr e Tencent

Bollorè cerca partner di minoranza per la major Usa

- —R.Fi.

Il private equity Usa Kkr e il gruppo cinese Tencent potrebbero farsi avanti per rilevare una quota fino al 50% di Universal Music, la vera gallina dalle uova d’oro di Vivendi, che sta cercando di valorizzar­la con un partner di minoranza. Lo riporta l’agenzia Reuters senza svelare le fonti. Bolloré, che detiene maggioranz­a relativa di Vivendi, sta selezionan­do le banche per gestire l’operazione che dovrebbe entrare nel vivo in primavera. Universal è la più grande casa discografi­ca al mondo, davanti a Sony Music Entertainm­ent e Warner Music, e produce artisti come Lady Gaga, Taylor Swift, Drake e Kendrick Lamar. Le valutazion­i degli analisti per il 100% della società spaziano in un range ampio: Jp Morgan stima un fair value di 44 miliardi di euro, Goldman Sachs di 35, Deutsche bank di 29, mentre Bnp-Paribas si ferma a 25. Fonti del settore ritengono che il potenziale interesse sia limitato dalla volontà di Bollorè di restare al comando della filiera. Tuttavia Kkr, come altri fondi di private equity, sarebbero interessat­i a investire anche senza avere il controllo assoluto. In passato proprio lo specialist­a Usa di buy-out era entrato in joint venture con Bertelsman­n per sostenere lo sviluppo della società di diritti musicali BMG. L’investimen­to si era rilevato azzeccato, permttendo a Kkr di raddoppiar­e il capitale quando aveva rivenduto la quota alla stessa Bertelsman­n nel 2013.

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