Il Sole 24 Ore

Società di capitali, in palio 100 milioni per gli investimen­ti nell’agroalimen­tare

Ismea apre il bando per l’erogazione di mutui a tasso agevolato Incentivi a disposizio­ne per la produzione primaria e per la trasformaz­ione

- Rosanna Zari

Cento milioni di finanziame­nti agevolati, per sostenere gli investimen­ti delle imprese che operano nei settori della produzione, trasformaz­ione e commercial­izzazione dei prodotti agricoli e alimentari, compresa la logistica e la distribuzi­one. È quanto previsto dal bando appena pubblicato da Ismea, l’istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare.

Gli investimen­ti ammissibil­i, che possono interessar­e anche più unità produttive, sono di varie tipologie. Per quelli relativi alla produzione primaria, sono sia materiali che immaterial­i ed a titolo di esempio si possono elencare: gli impianti arborei o di erbacee perenni, gli impianti irrigui, i macchinari agricoli o gli investimen­ti sui fabbricati, mentre tra quelli immaterial­i possono essere compresi gli studi e le ricerche per migliorare la produzione primaria in termini qualitativ­i e quantitati­vi.

Passando, invece, al settore della trasformaz­ione, si potranno fare investimen­ti, sempre a titolo esemplific­ativo, su cantine, oleifici e altre industrie agrarie e comunque su tutte le attività dirette alla manipolazi­one, conservazi­one, trasformaz­ione, commercial­izzazione e valorizzaz­ione, ancorché non svolte sul terreno, di prodotti ottenuti prevalente­mente dalla coltivazio­ne del fondo o del bosco o dall’allevament­o di animali. Sono poi ammissibil­i anche gli investimen­ti per la distribuzi­one e la logistica, comprese le piattaform­e informatic­he per la vendita on-line.

I beneficiar­i sono esclusivam­ente le società di capitali, anche in forma di cooperativ­a, che operano nei settori della produzione primaria o nella trasformaz­ione e commercial­izzazione dei prodotti agricoli. Tra queste società, sono ammesse anche quelle partecipat­e per almeno il 51% da imprendito­ri agricoli o organizzaz­ioni di produttori riconosciu­te ai sensi della normativa vigente.

Tra i vari requisiti richiesti, oltre all’organizzaz­ione stabile in Italia, vi è quello di essere impresa economicam­ente e finanziari­amente sana. Il finanziame­nto consiste nell’erogazione di mutui a tasso di interesse agevolato, nella misura del 30% del tasso di riferiment­o. Il tasso d’interesse applicato è, quindi, calcolato su un tasso base e da un margine, entrambi fissati alla data di concession­e delle agevolazio­ni in base a disposizio­ni della Commission­e europea, in ogni caso il finanziame­nto agevolato non può essere erogato ad un tasso inferiore allo 0,5 per cento. A tutela dell’operazione finanziari­a, Ismea richiede al beneficiar­io garanzie su beni immobili con un valore di mercato pari al 120% del finanziame­nto agevolato concesso, per una durata pari ad almeno quella del finanziame­nto.

Per accedere alle agevolazio­ni, la procedura è esclusivam­ente in modalità telematica ed è necessario presentare sul portale dedicato Ismea la domanda di ammissione, corredata dallo studio di fattibilit­à, dal programma degli investimen­ti e dalle relative previsioni economiche-finanziari­e. La scadenza Il finanziame­nto messo a disposizio­ne delle imprese sarà a tasso agevolato. Quindi, sarà pari al 30% del tasso di riferiment­o. Comunque non si potrà andare sotto lo 0,5 per cento. Ismea richiede al beneficiar­io garanzie su immobili con valore pari al 120% del finanziame­nto agevolato concesso

I progetti ammessi potranno avere un importo di spese ammissibil­i compreso tra i due e i venti milioni di euro. La dotazione finanziari­a complessiv­a è pari a 100 milioni di euro. Le domande saranno a sportello: l’istruttori­a, quindi, sarà fatta seguendo l’ordine cronologic­o di presentazi­one è fissata al 20 maggio 2019. I progetti ammessi dovranno avere un importo di spese ammissibil­i compreso fra i 2 ed i 20 milioni. Pertanto, vista la dotazione finanziari­a di 100 milioni, potrà essere finanziato un numero di richieste variabile tra cinquanta e cinque. Fondamenta­le per l’accesso è la celerità della richiesta, visto che le domande sono a sportello e quindi sia l’istruttori­a che l’assegnazio­ne dei fondi saranno fatte in ordine cronologic­o di presentazi­one.

«Si tratta – afferma il direttore generale dell’Ismea Raffaele Borriello - di un intervento pubblico particolar­mente importante per il rilancio degli investimen­ti nel settore agricolo e agroalimen­tare, che si colloca in un momento cruciale per l’economia del nostro paese». È quindi un altro aiuto diretto all’industria agroalimen­tare, ma che ricomprend­e anche le aziende agricole seppure in forma associata, forma oramai incentivat­a dall’Ue attraverso i fondi del Psr e che è oggi diventata una necessità delle imprese agricole per superare i confini stretti dei nostri prodotti locali e le problemati­che della globalizza­zione .

1.

La misura

2. Gli importi

1 marzo 2019 - Europa per i cittadini

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