Boccia: imprese, giovani e lavoro i pilastri della Ue
«L’Ue è già un gigante economico, deve diventare un gigante politico»
Dal nostro inviato Un documento di dieci pagine, per sollecitare una risposta politica dell’Europa, confermando l’impegno delle imprese ad essere più competitive e a crescere.«Dietroquestodocumentoedietro la posizione di politica economica c’è un’idea di società, aperta e inclusiva»,hadettoilpresidentediConfindustria, Vincenzo Boccia, al termine del Forum economico tra Italia e Francia (cominciato giovedì si è concluso ieri ). Confrontobilateralealsuosecondoappuntamento (nel 2018 si è tenuto a Roma) e che proseguirà l’anno prossimo.
Una volontà di dialogo confermata anche dal presidente degli industriali francesi,GeoffroyRouxdeBézieux,che hasollecitatounamaggioreintegrazione a livello Ue. «Bisogna creare campioni europei, avere un mercato unico con regole armonizzate, rivedere le regoledellaconcorrenza»,hadettoinsalailnumerounodelMedef,pocoprima di firmare il documento, siglato anche dal presidente di Febaf, Luigi Abete (bancheeassicurazioni,cheMedefrappresenta).«Dobbiamoconvergere»,ha continuatoRouxdeBézieuxedhafatto un riferimento esplicito alla Tav, opera su cui imprenditori francesi e italiani concordano. E sugli investimenti Boccia si è detto d’accordo con il sottosegretario alle Infrastrutture Armando Siri: vanno rilanciati rivedendo codice degli appalti e ruolo dell’Anac.
«Lavoro,giovanieimpreseperl’Europa del futuro», ha sottolineato il presidente di Confindustria, ricordando che «la Ue è il più grande esportatore al mondo, il più grande importatore al mondo, è la terza popolazione del mondo».Unaconsiderazionecheglifa aggiungere:«L’Europaègiàungigante economico, deve diventare un gigante politico. Nel documento ci sono spiegazioni economiche per raggiungere grandi obiettivi politici e avere una Ue in cui esiste pace, protezione e prosperità», ha continuato il presidente di Confindustria, che ha ringraziato i ministri dell’Economia, Bruno le Maire e Giovanni Tria, oltre agli ambasciatori. Presenze significative, viste le tensioni dei rapporti tra i due paesi delle ultime
VERSAILLES
Roux de Bézieux: «Bisogna avere un mercato unico con regole armonizzate»
settimane. «La sfida non deve essere trapaesieuropei,matraEuropaemondo esterno. Il sogno è un’Europa competitiva, il migliore posto al mondo nel fareimpresa,cheoffralavoroeoccupazione. Sono elementi determinanti su cui Francia e Italia, a partire dalle imprese, devono costruire il futuro». Il pensiero del presidente di Confindustria è che si debba «uscire dall’ansietà, conlaconsapevolezzadellepotenzialità di Italia e Francia e di tutta l’Europa».
È la spinta dell’industria nei confrontideigoverni.Ec’ègiàincantiereun incontroatre,probabilmenteafineanno, tra Confindustria, Medef e Bdi. La richiesta delle imprese ai governi – è scrittoneldocumento–èvararemisure «essenziali sulla competitività e dinamizzare la base produttiva, ridurre la tassazione,semplificarelaspesaamministrativa pubblica a livello locale e nazionale,promuovereinvestimentieeliminare gli ostacoli allo sviluppo delle Pmi». Bisogna anche rimettere in discussione di patto di stabilità e crescita – continua – insistendo sull’impatto dellepoliticheeconomichesull’economiarealetantoquantosugliequilibridi bilancio,mettendoalcentrodelprogetto politico la lotta alle disuguaglianze.