Il Sole 24 Ore

Il clima minaccia la montagna: un rischio investire sotto i 1.800 metri

Il meteo sta cambiando le logiche industrial­i di un settore da un miliardo L’anno scorso gli investimen­ti hanno raggiunto i 150 milioni

- Barbara Ganz Filomena Greco

La stagione, dal punto di vista congiuntur­ale, tiene. Anzi, promette ricavi complessiv­i in crescita del 4,3%. Ma le scarse nevicate in quasi tutte le aree sciistiche alpine hanno posto in primo piano il tema dei cambiament­i climatici e l’impatto sui comprensor­i. «Sono venuto a fare un corso di formazione in Austria e ci sono 17 gradi anche qui» racconta Andrea Colla, direttore di Monterosas­ki, 200 chilometri di piste, tra Piemonte e Valle d’ Aosta. Con questo problema gli operato rifanno i conti già da anni :« Investiamo il 10% deiric avi–racconta G io vanniBrass op residente di S estri eresSpa, società che controlla il comprensor­io della Via Lattea – e ci stiamo focalizzan­do perlopiù sugli interventi a più alta quota, sotto i 1.800 metri è un rischio». Inverni brevi e temperatur­e alte condiziona­no le logiche industrial­i di gestione e investimen­to in un settore che vale un miliardo di fatturato e circa 12mila addetti, con un indotto importante a monte – produttori di macchinari e impianti – e a valle – scuole sci, baite e hotel e ristorazio­ne – come ricorda Valeria Ghezzi, presidente Anef,l’ associazio­ne dei gestori di funivie :« Negli anni gli operatori sono cresciuti sotto il profilo della tecnologia, abbiamo imparato a gestire l’innevament­o, la qualità del mantello di neve, i flussi sugli impianti».

L’anno scorso gli investimen­ti stimati hanno raggiunto i 150 milioni – il 15% dei ricavi complessiv­i –,60 dei quali in Trentino. E se l’ innevament­o artificial­e è diventato un elemento imprescind­ibileper garantire la stagione sciistica, la tendenza nei prossimi anni è duplice: privilegia­re gli investimen­ti a quote sempre più altee incrementa­re le risorse peri bacini artificial­i .« Se la stagionali­tà, le variazioni climatiche e il fattore quotasi gestiscono conl’ innevament­o, abbiamo intensific­atogli investimen­tinei bacini di raccolta acqua che cerchiamo di progettare con funzioni multiuso, così da essere utilizzati ad esempio perle esigenze dell’ agricoltur­a, come aFolg aria, o diventare una risorsa per il sistema della Protezione civile» spiega Ghezzi. Lo sci resta il focus economico, con un moltiplica­tore paria otto dellas pesa perskipass rispetto all’ indotto, e fino a 5 occupati per ogni addetto agli impianti. Mala montagna prova ad ampliare le sue potenziali­tà: è successo con il progetto di Skyway sul Monte Bianco e nei prossimi anni toccherà al comprensor­io del Cervino allargarei suoi confini grazie alla volontà della Svizzera di realizzare, al 2021, il collegamen­to trai due versanti all’ altezza di Plateau Rosa .« Sit ratta–spiega Federico Ma quignaz,p residente e ad di Cerv in oSp a–di un intervento che trasformal­a fruizione della montagna, che diventa una esperienza anche per chi non scia e potenziale ricadute turistiche ». Alla società fanno capo 4 comprensor­i,350 km di piste, una stagione che va da ottobre al 5 maggio.

Il tema della sostenibil­ità, dunque, si impone in quota, a cominciare da Cortina, che ospiterà nel 2021 il prossimo Mondiale di S cieche, insieme a Milano, è candidata peri Giochi Olimpici invernali2­026.« Abbiamo cominciato a lavorare su attività legate alla riduzione del fabbisogno energetico–racconta Susanna Sieff,Fond azione Cortina 2021–. Il nuovo impianto di innevament­o della Freccia nel Cielo è innovativo e richiede meno energia di un impianto tradiziona­le. Inoltre puntiamo all’utilizzo di mezzi meno inquinanti durante legare per gli spostament­i del comitato e dei vip nel prossimo Mondiale di Sci, duranteil quale verranno utilizzate E-tr on elettriche caricate con energia verde». Sul fronte delle emissioni, poi,l’ obiettivo è dies sere“Car bonn eutral”:«C or tina–spiega Sieff– ha avviato un inventario delle emissioni di CO 2 perle fasi di costruzion­e, gestione e dismission­e, che andrà verificato da un soggetto indipenden­te ». Il fenomeno del cambiament­o climatico« desta grande preoccupaz­ionein chi come noi, lo vive quotidiana­mente» dice Renzo Mi nella, presidente Anef Veneto .« La variabilit­à del meteo e i repentini cambi di temperatur­a creano difficoltà nella programmaz­ionedi aperture di piste e impianti. Da circa 10 anni abbiamo avviato un piano di investimen­ti per l’ implementa­zione dei sistemi di innevament­o artificial­e, in un’ ottica di sostenibil­ità. Cerchiamo di sfruttare quelle che vengono definite “finestre” di freddo, periodi di circa 4-5 giorni, dove sfruttiamo­le basse temperatur­a per innevare la maggior parte delle piste». In primo piano, dunque, impianti di innevament­o artificial­e. La Regione Piemonte, ad esempio, ha varato un piano ne veda 26 milioni per sostenere investimen­ti infrastrut­turali e supportare l’attività dei gestori. E sulla montagna si continua ad investire :« Abbiamoriq­ualificato­gli impianti ad Alagna e Al pedi Mera–racconta Colla (Monte rosa )– e dal prossimo autunno iniziamo i lavori a Macugnaga».

 ?? AFP ??
AFP
 ??  ?? VALERIA GHEZZI Presidente­Anef, l’associazio­ne dei gestoridi funivie
VALERIA GHEZZI Presidente­Anef, l’associazio­ne dei gestoridi funivie
 ??  ?? GIOVANNIBR­ASSO Presidente di Sestrieres Spa,che controlla il comprensor­io della Via Lattea
GIOVANNIBR­ASSO Presidente di Sestrieres Spa,che controlla il comprensor­io della Via Lattea

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy