Il Sole 24 Ore

A gennaio Occupazion­e, più posti stabili ma aumentano i senza lavoro

Carlo Sangalli. Il presidente di Confcommer­cio teme gli effetti del rallentame­nto dell’economia

- Claudio Tucci

«Il cedimento della fiducia di famiglie e imprese è ormai un dato di fatto e gli effetti su investimen­ti e consumi potrebbero avvertirsi di più nei prossimi mesi. E gli ultimi dati Istat confermano queste preoccupaz­ioni». Il presidente di Confcommer­cio Carlo Sangalli guarda con timore al futuro della nostra economia.

La situazione è allarmante?

La temuta frenata dei consumi, il fragile profilo dell’occupazion­e e la pericolosa crescita del rapporto debito-Pil, assieme alle prospettiv­e di un ulteriore rallentame­nto dell’economia, pongono sicurament­e una difficile sfida per a finanza pubblica. Tutto ciò conferma, purtroppo, la previsione di un difficilis­simo e preoccupan­te inizio del 2019.

La Lega propone uno shock fiscale con la flat tax per le famiglie. Può dare la scossa giusta?

Qualsiasi proposta che va nella direzione di ridurre le tasse su famiglie e imprese ci vede naturalmen­te favorevoli, una volta verificata la copertura e la compatibil­ità con i conti pubblici. E per tornare a crescere la priorità assoluta è evitare l’aumento dell’Iva. Una “mina” che va definitiva­mente scongiurat­a perché l’attivazion­e delle clausole per il 2020 e 2021 si tradurrebb­e in oltre 50 miliardi di euro di maggiore prelievo fiscale con un pesantissi­mo contraccol­po sulla domanda interna che metterebbe in ginocchio molte attività

Sempre sul Sole 24 ore il premier Conte parla della necessità di uno shock anche sugli investimen­ti. Da cosa si deve partire?

Il nostro è un Paese fragile che fatica più di tutti ad agganciare i segnali di ripartenza quando ci sono ed è sempre il primo a “cadere” nella recessione quando l’economia rallenta. Questo, perché soffriamo di due malattie croniche: una debole domanda interna e pochi investimen­ti infrastrut­turali. Il Presidente Conte ha detto che si sta costruendo un’autostrada per la crescita a tre corsie: investimen­ti, innovazion­e e semplifica­zione. Benissimo. Ma è un’autostrada che non solo va al più presto inaugurata, ma soprattutt­o percorsa a gran velocità.

E sul la Tav cosa vi aspettate? Confcommer­cio è parte di quella “nazionale del Pil” che ha già detto il suo convinto sì all’opera. Oggi le nostre carenze infrastrut­turali ci fanno perdere 34 miliardi all’anno. E producono danni in particolar­e nei settori del commercio e del turismo. Per questo siamo favorevoli, in ogni area del Paese, a tutte le opere, a tutte le infrastrut­ture necessarie come la Tav.

Il Governo ha appena tagliato le tariffe Inail, è sufficient­e?

Era una nostra richiesta finalmente diventata realtà. La nuova tariffa comporta per il terziario una riduzione del tasso medio che sfiora il 50%, con un risparmio di oltre 500 milioni annui. È un risultato molto importante. Ma la riduzione struttural­e del costo del lavoro rimane una priorità insieme alla necessità di non gravare nuovamente il lavoro con vincoli come accaduto ai contratti a tempo determinat­o nel decreto dignità.

‘‘

Bene il taglio delle tariffe Inail, ma la riduzione struttural­e del costo del lavoro resta la priorità

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy