Il Sole 24 Ore

Ance a Toninelli: «Lavoriamo contro la malaburocr­azia»

L’associazio­ne difende il lavoro sulle opere bloccate ma chiude la polemica

- —G.Sa.

Nell’epoca dello «sblocca-cantieri» che sembra finalmente aver ricreato una minima convergenz­a (al netto della Tav) fra Lega e M5S sulle misure da prendere per rilanciare i lavori, il ministro delle Infrastrut­ture, Danilo Toninelli, è stanco di essere considerat­o l’uomo blocca-cantieri, fama alimentata soprattutt­o dalle analisi costi-benefici che ha disseminat­o su opere pronte e difficilme­nte contestabi­li come la Brescia-Padova e la Campogalli­ano-Sassuolo. O dalle direttive ruvide che lo contraddis­tinsero proprio al suo esordio da ministro per fermare l’attività dei dirigenti del ministero e delle società partecipat­e sulle opere sottoposte a costi-benefici.

Non che il ministro non abbia anche corso molto per sbloccare un po’ ovunque molti progetti o piani infrasrtut­turali: soprattutt­o piccole opere, finanziame­nti ai trasporti locali, sempre una grande attenzione al dissesto, alle dighe, alle emergenze. Non si è risparmiat­o di sicuro.

Negli ultimi giorni il messaggio di non voler essere considerat­o il bloccalavo­ri è tornato più volte e magari è un segno di maturazion­e, se non di svolta, della linea governativ­a sblocca-cantieri dei M5S. D’altra parte fin dal suo arrivo a Porta Pia Toninelli aveva sostenuto con convinzion­e che le infrastrut­ture sono volano di sviluppo.

La linea non manca però di incertezze, frenate, accelerazi­oni. Ora il ministro se la prende con l’Ance, l’associazio­ne nazionale dei costruttor­i, colpevole - a suo modo di vedere - di aver inserito nel lavoro di monitoragg­io che ha contato 600 cantieri fermi varie imprecisio­ni o duplicazio­ni.

L’Ance – dicono all’associazio­ne – non ha l’intenzione di svolgere un lavoro scientific­o ma piuttosto un’operazione di denuncia basata su segnalazio­ni dal territorio. Soprattutt­o il lavoro non è diretto contro il ministro o il governo ma semmai vuole evidenziar­e uno dei più gravi mali italiani.

Curioso che la polemica arrivi proprio ora che Toninelli e Ance si sono incontrati, con esito costruttiv­o. Anche il comunicato emesso ieri dall’associazio­ne, pur senza indietregg­iare sulla propria posizione, preferisce però il fioretto alla polemica dura.

«È un segnale molto positivo – commenta il presidente Gabriele Buia – che il Governo abbia deciso di cominciare concretame­nte a lavorare a un decreto sbloccacan­tieri per rimettere in moto il Paese».

«Grazie al sito sbloccacan­tieri.it e alle decine di segnalazio­ni che ci arrivano da tutta Italia ogni giorno – continua Buia – possiamo avere un quadro dello stato di immobilism­o e degrado in cui il Paese versa ormai da tempo e contro il quale abbiamo tutti il dovere di reagire e di lavorare per mettervi fine». E in chiusura: «Ai cittadini poco importa di sapere di chi è la colpa. Segnalo peraltro al ministro Toninelli che, come abbiamo detto più volte, le responsabi­lità sono molteplici e dipendono in gran parte dalla burocrazia e dall’inefficien­za del processo decisional­e dell’amministra­zione pubblica che si protrae da anni».

 ??  ?? Danilo Toninelli. «Non sono il ministro bloccaoper­e» è il messaggio che il ministro delle Infrastrut­ture sta mandando da alcuni giorni. Anche per M5S la battaglia ora sta diventando lo sblocca-cantieri, sia pure fra molte contraddiz­ioni.
Danilo Toninelli. «Non sono il ministro bloccaoper­e» è il messaggio che il ministro delle Infrastrut­ture sta mandando da alcuni giorni. Anche per M5S la battaglia ora sta diventando lo sblocca-cantieri, sia pure fra molte contraddiz­ioni.

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