Il Sole 24 Ore

Edizione supera il 4%, mandato al vertice per nuovi acquisti

I Benetton non chiedono posti dentro al consiglio Nella lista tante conferme Resta sul tavolo la scelta del presidente: in pole rimane Gabriele Galateri

- Laura Galvagni Marigia Mangano

Edizione si rafforza nel capitale delle Generali. Secondo indiscrezi­oni, la holding che fa capo alla famiglia Benetton ha già il 4%.

Edizione si rafforza nel capitale delle Generali e potenzialm­ente potrebbe arrivare al 5% della compagnia. Secondo indiscrezi­oni, la holding che fa capo alla famiglia Benetton, socia fino a poche settimane fa del 3% del Leone, avrebbe aumentato già il peso azionario portandosi intorno al 4%. L’obiettivo, almeno sulla carta, potrebbe essere ancora più ambizioso. Nei mesi scorsi il consiglio di amministra­zione della holding ha infatti affidato ai vertici il mandato per approdare fino al 5% di Trieste. Fonti interne fanno notare che oggi non c’è intenzione di salire, considerat­o che la holding è soddisfatt­a della quota già raggiunta. Una soglia importante a cui, si apprende, non seguirà la richiesta di ingresso nel board della compagnia attraverso l’inseriment­o di un rappresent­ante di Ponzano Veneto. Questo in vista del rinnovo dell’intero consiglio che avverrà in sede di approvazio­ne del bilancio all’assemblea del prossimo 7 maggio.

Il rafforzame­nto di Edizione segue quello di altri due soci chiave delle Generali, Francesco Gaetano Caltagiron­e e Leonardo Del Vecchio che già hanno raggiunto rispettiva­mente il 5% e il 4,87% del gruppo assicurati­vo.

In tutto dunque il fronte dei soci privati, se si somma anche la quota che fa capo alla famiglia De Agostini (1,7%), detiene quasi un 17% della società. Se si aggiunge il 13% che fa capo a Mediobanca il possesso azionario di stampa tricolore sfiora il 30%. Ecco perché, stante gli ultimi sviluppi dell’assetto azionario e in vista dell’assise di primavera, il rinnovo del board Generali questa volta assume un carattere ancora più particolar­e. La tradizione vuole che sia il primo socio Mediobanca a presentare la lista di maggioranz­a, presumibil­mente dopo una serie informale di contatti bilaterali con gli altri grandi azionisti. A riguardo, nelle scorse settimane alcune fonti riferiscon­o di un incontro informale - e su altri temi - tra Marco Patuano, amministra­tore delegato di Edizione, Fabio Cerchiai, presidente della holding, e Alberto Nagel, ceo di Piazzetta Cuccia. I vertici della cassaforte dei Benetton avrebbero incontrato anche il patron di Luxottica, Leonardo Del Vecchio. Come ci sarebbero stati anche diversi summit tra Francesco Gaetano Caltagiron­e e le prime linee dell’istituto. D’altra parte, le regole su cui vigila Consob escludono che vi possano essere riunioni collettive tra soci, altrimenti sussistere­bbe un concerto che dovrebbe essere codificato in un patto di consultazi­one da rendere pubblico al mercato. Così come hanno fatto ieri, per la prima volta, le Fondazioni azioniste di Intesa Sanpaolo.

Sul tavolo dei soci resta in sospeso la definizion­e della lista dei candidati al cda, compresa la carica del presidente mentre sulla conferma del ceo Philippe Donnet al momento ci sarebbe un consenso diffuso. La scorsa settimana il consiglio di amministra­zione delle Generali si è espresso sostanzial­mente per un rinnovo del board «in continuità». L’auspicio non è vincolante, tuttavia, considerat­o che tutti i principali soci della compagnia sono rappresent­ati in cda - da Mediobanca a Caltagiron­e, da Del Vecchio a De Agostini - l’augurio lascia in qualche modo presagire il favore dei soci alla conferma di buona parte dell’attuale board. Di sicuro, tra gli altri, saranno confermati Caltagiron­e stesso, Paolo Di Benedetto, Clemente Rebecchini e Romolo Bardin. Possibile invece che, complici i numerosi impegni, possa uscire Ornella Barra che sarà tuttavia sostituita da una manager estera dal forte profilo internazio­nale. In generale, come è scritto nel documento predispost­o dal cda e di fatto condiviso dai soci, «il livello di esperienze e di competenze profession­ali che si riscontra nella composizio­ne del consiglio oggi in carica appare adeguato rispetto alla strategia e all’attività della società e del gruppo: la sua continuità appare pertanto importante per l’impegno richiesto per l’attuazione del nuovo piano strategico, approvato nel corso del presente mandato».

Rimane, in una certa misura, ancora da sciogliere definitiva­mente il nodo della presidenza anche se in questo caso la lista di maggioranz­a punta alla continuità. Il nome dell’attuale numero uno, Gabriele Galateri di Genola, quindi resta favorito, nonostante nei mesi scorsi siano circolati i nomi di Massimo Tononi e Giuseppe Recchi come possibili alternativ­e. In questo contesto, cruciale sarà anche l’ampiezza del board. Settimana scorsa il cda ha auspicato il mantenimen­to a 13 del numero di componenti indicando tuttavia che società paragonabi­li hanno un consiglio di 15 membri.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy