Delta ed easyJet pronte a impegnarsi per Alitalia
La trattativa per il salvataggio di Alitalia va avanti con Delta e easyJet come possibili partner industriali delle Ferrovie dello Stato. I due vettori, secondo fonti vicine al negoziato, hanno comunicato che sono pronti a impegnarsi per entrare nella «nuova Alitalia». Delta con il 20%, la low cost britannica con il 10-15%, quindi i partner industriali avrebbero tra il 30 e il 35% della «newco», che avrebbe circa 100 aerei (oggi sono 118).
Sono in corso contatti tra le Fs e il governo _ presidenza del Consiglio, ministeri dell’Economia, dello Sviluppo economico e dei Trasporti _ per passare alla fase successiva. La prossima tappa potrebbe essere il cda Fs per deliberare l’apertura della trattativa in esclusiva con Delta e easyJet, per definire il piano industriale e l’offerta da presentare ai commissari entro il 31 marzo.
Il cda Fs potrebbe essere convocato dall’a.d. Gianfranco Battisti entro la fine della prossima settimana. Prima però devono essere messi in chiaro alcuni punti, riguardano la compagine dei soci pubblici della nuova aviolinea. Fin da quando hanno fatto l’offerta per Alitalia, il 31 ottobre 2018, le Fs hanno messo in chiaro alcune condizioni, ottenendo l’«apprezzamento» del governo in una lettera del premier, Giuseppe Conte. I paletti fissati da Battisti sono tre: 1. avere dei partner industriali; 2. le Fs possono avere solo una quota di minoranza (si parla del 30% massimo); 3. l’intervento in Alitalia non deve distrarre risorse dell’azienda dal trasporto ferroviario.
Il ministero dell’Economia si è detto disponibile ad avere il 15% purché il piano industriale sia valido. Fs, Mef e partner potrebbero quindi coprire il 75-80% della «newco» Alitalia. Manca un 20-25 per cento. Dopo i progressi fatti da Fs al tavolo con Delta e easyJet (e con Lufthansa attestata sulla sponda del fiume, non ha risposto alla richiesta di inviare impegni scritti) per arrivare al traguardo la trattativa avrebbe bisogno della «moral suasion» del governo, per convincere altre società dell’area pubblica a partecipare al «Progetto Az».
Solo Poste ha avuto un atteggiamento dialogante con le Fs, c’è l’ipotesi che entri con il 10% (ma non ci sono impegni). Le altre grandi si sono chiamate fuori (salvo ripensamenti). Per centrare l’obiettivo occorre un colpo d’ala.