Rottamazione-bis, ok dalla Consulta
Anche la rottamazione-bis (dopo la prima edizione) supera l’esame di costituzionalità. L’ordinanza 32/2019 della Consulta depositata ieri ha dichiarato la manifesta infondatezza della questione posta dalla Regione Toscana. Una decisione che riprende quanto era stato già affermato dalla Corte costituzionale nella sentenza 29/2018, quando al vaglio dei giudici era stata sottoposta la prima rottamazione (quella prevista dal Dl 193/2016). La ratio di fondo della definizione agevolata delle cartelle va, infatti, ricercata nel passaggio dall’ex Equitalia ad agenzia delle Entrate Riscossione( scattato il 1° luglio 2017). Come ricorda la Consulta, la finalità principale perseguita dal legislatore è dunque «quella di evitare che l’ente subentrante ad Equitalia si trovi già ad avere un pesante arretrato tale da condizionare l’avvio e l’attuazione della riforma strutturale» e «si è in presenza, pertanto, di una riforma di sistema, sia pure limitata nel tempo, avente ad oggetto specificamente la riscossione mediante ruoli; una procedura caratterizzata da esigenze unitarie che impongono una disciplina centralizzata ed omogenea per tutte le Regioni e gli enti interessati», rispetto alla quale non può assumere rilievo il fatto che siano coinvolte anche le imposte “proprie” delle Regioni.