Intesa Lega-M5s su Snam e Italgas. Si tratta su Fincantieri
In vista del cda di Cdp del 6 marzo, che dovrà ufficializzare le liste, si vanno componendo gli assetti di vertice di Italgas e Snam, mentre su Fincantieri si registra più di qualche fibrillazione nonostante l'orientamento sarebbe quello di confermare Giuseppe Bono al timone del gruppo e Giampiero Massolo alla presidenza. Per le altre due partecipate di Cassa, dove Paolo Gallo a Italgas e Marco Alverà a Snam si avviano verso un secondo mandato, la casella di presidente della prima dovrebbe essere affidata al bocconiano Alberto Dell'Acqua, il cui nome, indicato dalla Lega, era già circolato per Consob, mentre alla Snam dovrebbe essere occupata da Luca Dal Fabbro, consigliere di Terna, la cui candidatura, in quota Cinquestelle, era stata proposta anche per il Gse (Gestore dei servizi energetici).
La partita di Snam e Italgas dovrebbe essere quindi chiusa anche se restano da definire i posti in cda. Al netto del rappresentante del colosso State Grid Corporation of China che detiene il 35% di Cdp Reti (il veicolo che ha in pancia le quote di Snam, Italgas e Terna) ed esprime un consigliere nel board di tutte e tre (il manager cinese Yunpeng He), le caselle da riempire sono le seguenti: quattro in Snam (i posti sono in totale nove, inclusi quelli di presidente e ad, ma tre vanno alle minoranze), mentre in Italgas due sono i consiglieri espressi da Assogestioni e sette, compresi i vertici, quelli indicati da Cdp Reti.
Una nuova riunione tra l’azionista Cdp e chi sta seguendo il dossier per conto del governo sarebbe in programma martedì con l’obiettivo di chiudere il dossier nomine. Restano, come detto, fibrillazioni su Fincantieri. Un’intesa di massima tra Lega e Cinquestelle sarebbe stata infatti trovata, ma i pentastellati starebbero sollecitando maggiori garanzie in seno al cda. Sul tavolo ci sarebbe anche la richiesta di un dg con competenze gestionali forti da affiancare a Bono. Ma l’ad ha fatto capire più volte di non gradire una riconferma non piena del suo incarico.
E sembra profilarsi una soluzione anche per l’Inps. Per la successione il presidente designato è Pasquale Tridico, attuale consigliere del ministro Luigi Di Maio, cui dovrebbe essere affiancato, come vice, Mauro Nori, ex direttore generale dell’istituto.