Il merito dimenticato e la carriera che non c’è
Quando si guarda all’ istruzione può tornare utile la tecnica che il foto re poter fiorentino Massimo S est in i applica alle sue istantanee: allontanarsi dal punto di vista e cercare la giusta distanza per avere un quadro d’ insieme. Mutuarla significa, ad esempio, leggere che cosa gli“altri” dicono della scuola italiana. E tenerlo a mente. Capita così che nel country re portd ella Co mm issi on eU e ci sia un passaggio emblematico sulla carriera che non esiste e sul merito dimenticato. Ancora più rilevante alla vigili adi un nuovo, massiccio, turno verdi personale docente.
«Attrarre, assumere efficacemente e motivar egli insegnanti è fondamentale, ma problematico », scrivono i tecnici di Bruxelles. Sottolineando come« i risultati dell’ apprendimento potrebbero essere influenzati negativamente dalla gestione degli insegnanti e dalle loro condizioni di lavoro ». Perché aggiungono-nonostante finanziamenti in linea con la media europea ,« gli stipendi degli insegnanti italiani rimangono bassi rispetto agli standard internazionali ». Fattori che si sommano-insiste la Commissione -« a prospettive di carriera limitate, basate su un percorso di carriera unico ed esclusivamente in funzione dell’ anzianità anziché del merito ». Con quali prospettive? Poche se è vero -prosegueilreport-chelariforma della formazione iniziale contenuta nella manovra 2019 e la retromarcia sui fondi al merito« potrebbe comportare ulteriori difficoltà nella selezione di insegnanti motivati e qualificati ». Un rischio da non sottovalutare.