La consultazione pubblica
Ripartire dai principi di una sana informazione per contrastare il fenomeno dell’hate speech. L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni chiama i fornitori di servizi media audiovisivi e radiofonici, di programmi di informazione e intrattenimento, di piattaforme per la condivisione di video a partecipare alla consultazione pubblica sullo schema di regolamento per il rispetto della dignità umana e della non discriminazione. Nella delibera n. 25/19 il contrasto all’hate speech parte da dati, insight, esperienze concrete e buone pratiche utili per arrivare a regole efficaci nel combattere posizioni irrispettose e offensive e prevenire forme dirette o indirette di incitamento all’odio basato su etnia, sesso, religione o nazionalità.
Al centro la definizione di hate speech sulla base di alcuni elementi: dal contesto in cui viene pronunciata l’espressione al tono utilizzato, dal bersaglio della discriminazione alla sua reiterazione e al ruolo del giornalista/presentatore. Regole per l’informazione che passano anche da sanzioni verso trasmissioni televisive o di approfondimento informativo che trattano i fatti in modo da indurre nessi causali non reali. Nei giorni scorsi, inoltre, l’Agcom ha stipulato una convenzione con l’Istituto sistemi complessi del Cnr per monitorare l’attività sui social e passare in rassegna i contenuti provenienti dai media europei e il comportamento degli utenti.
a cura di Elena Pasquini