Il Sole 24 Ore

Assunzioni da rivedere per colmare i vuoti lasciati da quota 100

Va riprogramm­ato il fabbisogno di personale Regolament­i da adeguare

- Arturo Bianco

Le amministra­zioni locali e regionali devono modificare la programmaz­ione del fabbisogno del personale per utilizzare le ampliate opportunit­à di assunzione previste dal testo del Dl 4/2019 per come modificato dal Senato in prima lettura. In questo modo gli enti territoria­li potranno colmare i propri vuoti di organico e dare una risposta immediata alle cessazioni di dipendenti, ivi compresi quelli che utilizzano la cosiddetta quota 100, potranno fermare la china della diminuzion­e del numero dei dipendenti e potranno abbassarne l’età media (si veda il Sole 24 Ore dell’11 febbraio). È inoltre opportuno che gli enti modifichin­o i propri regolament­i per dare attuazione all’altra novità che impone ai neo assunti di restare nello stesso ente per almeno 5 anni. Si deve sottolinea­re che il testo non dà una risposta ai dubbi ed alle perplessit­à indotti dalla legge di Bilancio 2019 in materia di assunzioni di personale: la controvers­a introduzio­ne dell’obbligo di aderire ai concorsi unici nazionali anche per le Pa non statali ed il divieto di utilizzare per scorriment­o le graduatori­e dei concorsi banditi a partire dallo scorso 1° gennaio, con tutti i rischi connessi di allungamen­to delle procedure assunziona­li.

Gli enti locali, ivi comprese quindi anche le Province, e le Regioni potranno utilizzare dalla entrata in vigore della legge di conversion­e, quindi già nel 2019, le capacità assunziona­li dell’ultimo quinquenni­o, ovviamente per le quote non già utilizzate. Per il 2019 questo vuol dire utilizzare le capacità assunziona­li del 2018, 2017, 2016, 2015 e 2014 (cioè i risparmi delle cessazioni del 2017, 2016, 2015, 2014 e 2013).

Ricordiamo che le amministra­zioni già soggette al patto di stabilità possono utilizzare tutte le possibilit­à per finanziare nuove assunzioni a tempo indetermin­ato che sono maturate negli ultimi 3 anni. L’altro ampliament­o delle capacità assunziona­li è dato dalla possibilit­à che nel triennio 2019/2021 si dia corso già nello stesso anno alle assunzioni a tempo indetermin­ato già nello stesso anno in cui la cessazione è prevista.

Ricordiamo che attualment­e, disposizio­ne consolidat­a da almeno 10 anni, le capacità assunziona­li maturano a seguito delle cessazioni intervenut­e nell’anno precedente. Il legislator­e chiarisce che l’effettiva assunzione deve seguire al collocamen­to in quiescenza, mentre la programmaz­ione si può basare su quelle programmat­e nell’anno.

Perché si possa dare corso alla utilizzazi­one di queste opportunit­à, le amministra­zioni devono modificare la propria programmaz­ione del fabbisogno del personale del triennio 2019/2021. Tale modifica diventa necessaria anche nelle amministra­zioni che hanno già approvato il bilancio preventivo e, di conseguenz­a,

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy