Ristrutturazioni e arredi: fatture e pagamenti distinti
Una persona fisica stipula un appalto con una società di costruzioni per lavori di ristrutturazione su un’abitazione. E nel medesimo contratto chiede che siano compresi l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. La società di costruzione emette una fattura unica, in funzione dell’appalto con Iva al 10 per cento. Il contribuente può fruire delle detrazioni?
V.D. - TREVISO
La risposta è negativa. Si tratta, infatti, di due agevolazioni differenti (per ristrutturazione e per acquisto di mobili) che competono al soggetto che sostiene le spese e che devono essere tenute distinte, sia in sede di fatturazione che di pagamento. Pertanto, al massimo è possibile fare un contratto unico con indicate le due diverse prestazioni effettuate dal medesimo soggetto: intervento di ristrutturazione dell’abitazione, che fruisce della detrazione del 50% per ristrutturazioni edilizie; e acquisto di arredo e elettrodomestici per l’abitazione oggetto di intervento edile, che fruisce del bonus mobili in misura pari al 50% fino a un massimo di spesa di 10mila euro (articolo 16–bis del Tuir, Dpr 917/1986, e articolo 1, comma 67, della legge 145/2018, di Bilancio per il 2019; si veda anche la guida al 50% e al bonus mobili su www.agenziaentrate.it). Mentre le fatture per lavori sono correttamente emesse con Iva al 10% (di cui all’articolo 2, comma 11, legge 191/2009), l’acquisto dei mobili è soggetto all’applicazione dell’aliquota Iva con aliquota ordinaria.