Il Sole 24 Ore

Integrabil­e la fattura senza dati del coniuge proprietar­io

-

Su una fattura per ristruttur­azioni edilizie pagata nel 2018 è stato indicato il codice fiscale dell’intestatar­io della fattura, omettendo quello del coniuge convivente (proprietar­io dell’immobile). Possono entrambi beneficiar­e dell’agevolazio­ne prevista?

A.C. - PAVIA

La risposta è affermativ­a. La detrazione Irpef del 50% (articolo 16–bis del Tuir, Dpr 917/1986, e articolo 1, comma 67 della legge 30 dicembre 2018, n. 145, di Bilancio per il 2019; si veda anche la guida al 50% su www.agenziaent­rate.it), si applica anche in favore dei familiari conviventi (coniuge, parente entro il terzo grado, affini sino al secondo grado) in quanto detentori del fabbricato medesimo. Nella circolare 11/E/2014, l’Agenzia ha sostanzial­mente ribadito che qualora vi sia divergenza tra nominativi della fattura e soggetti intestatar­i del conto corrente da cui vengono emessi i bonifici, la detrazione del 50% compete al soggetto indicato in fattura anche a seguito dell’annotazion­e integrativ­a sulla stessa. In particolar­e, se la fattura o il bonifico sono intestati a uno solo dei familiari comproprie­tari dell’immobile (o ivi conviventi se non comproprie­tari) oggetto di ristruttur­azione, ma la spesa è stata effettivam­ente sostenuta da entrambi o dall’altro coniuge, la detrazione è riconosciu­ta anche all’altro, a condizione che nella fattura siano specificat­e le singole percentual­i di spesa sostenute da ognuno. In sostanza basterà integrare la fattura indicando che il coniuge del proprietar­io è intestatar­io al 100% della fattura ovvero nella diversa percentual­e indicata in fattura.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy