Il Sole 24 Ore

L’inquilino non ha prelazione sull’acquisto della casa locata

- A cura di Luca Stendardi

Il locatario di un immobile ha in affitto un’abitazione da più di tre anni con un contratto classico 4+4. Il locatore decede senza lasciare alcun testamento. Gli eredi accettano di ricevere la proprietà. Cosa accade per l’inqilino? Quali pratiche mettere in atto affinché possa continuare a condurre l’immobile? Nel caso in cui gli eredi intendano vendere la casa, il conduttore ha la prelazione sull’acquisto?

V.A. - BARI

Il decesso del locatore comporta solo una modifica soggettiva del rapporto di locazione, con il subentro degli eredi nella posizione del locatore originario. In tal caso, la fattispeci­e va equiparata all’originaria locazione di più comproprie­tari, nella quale ciascuno può locare e agire per il rilascio. La giurisprud­enza ha poi precisato che, qualora in un contratto di locazione la parte locatrice sia costituita da più locatori, ciascuno di essi è tenuto nei confronti del conduttore alla medesima prestazion­e. Quindi, in questo caso, il conduttore non deve fare nulla: solo farsi precisare a chi effettuare i pagamenti. Non esiste un diritto di prelazione per il conduttore di locazione abitativa; la prassi suggerisce di chiedere prima al conduttore se intenda acquistare l’immobile, ma una simile soluzione non è obbligator­ia.

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