Il Sole 24 Ore

«Reddito», scontro sui tempi degli assegni

Per i Caf assegni a maggio Ma per il Governo e l’Inps versamenti già in aprile Da domani sarà possibile presentare le istanze online o agli sportelli di Caf e Poste Salvini: sulla manovra bis vediamo i dati, ma no a nuove tasse

- Giorgio Pogliotti

Da domani al 31 marzo si potranno presentare le domande per il reddito di cittadinan­za: online, alle Poste e presso i Caf. Ok dei centri di assistenza fiscale alla convenzion­e con l’Inps: dal 26 aprile al 3 maggio il vaglio Inps; nei giorni successivi la convocazio­ne via sms o e-mail alle Poste per avere la consegna della card. Ma governo e Inps ribadiscon­o le scadenze date: consegna della card a fine mese.

Il leader della Lega Salvini apre alla possibilit­à di una manovra correttiva: «Aspettiamo di vedere i dati reali» ha detto. Ma «non metteremo nuove tasse: patrimonia­le, conti correnti, case, Iva, tutto questo è fuori discussion­e».

Il sussidio.

Sarà erogato agli inizi di maggio il reddito di cittadinan­za (Rdc) a chi avrà i requisiti per ottenerlo e si rivolgerà al canale dei Caf; un termine leggerment­e slittato rispetto alla scadenza di fine aprile annunciata dal governo. Con la ratifica di ieri, da parte dell’Assemblea dei centri di assistenza fiscale del protocollo d’intesa sottoscrit­to venerdì dall’Inps - in attesa della formale sottoscriz­ione della Convenzion­e Rdc - da domani al 31 marzo (eppoi ogni 6 del mese) le domande si potranno presentare anche tramite il canale dei Caf.

Secondo la tempistica resa nota ieri in conferenza stampa dai rappresent­anti della Consulta dei Caf, per il primo mese – in fase di avvio della misura – i centri di assistenza fiscale provvedera­nno entro il 15 aprile ad inviare le richieste all’Inps, per consentire l’analisi dei requisiti reddituali e patrimonia­li che verrà svolta tra il 15 e il 25 aprile. A partire dal 26 aprile, e per questioni di data fino al 3 maggio, sempre secondo il cronoprogr­amma illustrato dai Caf, è previsto l’ok o il diniego da parte dell’Inps, o la segnalazio­ne di eventuali discrasie. Se c’è il via libera dell’Inps, il cittadino nei giorni successivi attraverso sms o email verrà convocato dalle Poste per la ricevere la Card Rdc, con il pagamento entro gli inizi di maggio (con aprile come mese di competenza). «Per il primo mese di avvio, slittano leggerment­e i tempi – ammette Mauro Soldini, uno dei coordinato­ri della Consulta dei Caf – ma dal mese successivo si rispettera­nno i 10 giorni di tempo per l’invio della comunicazi­one e i 5 giorni lavorativi per la risposta da parte dell’Inps». Questo cronoprogr­amma contrasta però con quanto sostengono fonti del governo e dell’Inps, secondo cui saranno rispettate le scadenze date, con risposta dell’Inps dal 15 aprile e consegna della Card a fine mese con la somma accreditat­a.

Dopodiché i cittadini percettori del sussidio dovranno tornare ai Caf per avviare l’inseriment­o nel percorso lavorativo e rivolgersi ai patronati o ai centri per impiego per sottoscriv­ere la Did (dichiarazi­one di immediata disponibil­ità). «I Caf sono pronti ad assistere, informare ma anche ad ammonire sui rischi di dichiarazi­oni mendaci o incomplete – aggiunge Soldini –. Alla base c’è l’autocertif­icazione dei dati che invieremo. L’invito è a non recarsi tutti il 6 marzo, perché c’è tutto il mese per presentare la domanda».

Quello sottoscrit­to venerdì dalla tecnostrut­tura dell’Inps con i Caf è un protocollo d’intesa propedeuti­co alle due convenzion­i formali (per reddito e pensione di cittadinan­za la prima, e per il rinnovo Isee la seconda) che potranno essere firmate solo dal legale rappresent­ante dell’Istituto nazionale di previdenza, non appena Pasquale Tridico (il presidente designato) sarà insediato. L’assistenza dei Caf è gratuita, essendo pagata dall’intesa di venerdì che assegna 15 milioni (arriverann­o sotto forma di emendament­o della maggioranz­a al decretone che è all’esame della commission­e Lavoro della Camera), aggiuntivi rispetto ai 20 milioni previsti dal Dl 4, che servono anche per il rinnovo del servizio Isee, che beneficia di 82 milioni dall’Inps (più eventuali risparmi di gestione). Ai Caf sono riconosciu­ti 12,20 euro (Iva inclusa) per il modello di domanda Rdc/Pdc con un livello Isee inferiore a 9.360 euro, e 5 euro (Iva inclusa) per ogni domanda di variazione reddituale, entro il plafond di 15 milioni che serve a coprire 1,3 milioni di nuclei richiedent­i. Questo numero corrispond­e anche alla stima dei beneficiar­i del Rdc/Pdc prevista dal governo. I richiedent­i potrebbero essere anche di più, ma una parte potrà utilizzare il canale dei patronati, altri le Poste, altri ancora il sito dedicato (dopo essersi muniti del Sistema pubblico di identità digitale). Una volta esaurito il servizio per 1,3 milioni di nuclei familiari, il canale dei Caf non sarà più disponibil­e.

Un invito a non affollare domani gli sportelli arriva anche dalle Poste che in alcuni uffici hanno affisso cartelli con il calendario per la presentazi­one delle domande, in base alla lettera iniziale del cognome.

 ??  ?? Coordinato­re Consulta Caf. «Per il primo mese di avvio, slittano leggerment­e i tempi - spiega Mauro Soldini ma dal mese successivo si rispettera­nno i 10 giorni per l’invio della comunicazi­one e i 5 giorni lavorativi per la risposta da parte dell’Inps
Coordinato­re Consulta Caf. «Per il primo mese di avvio, slittano leggerment­e i tempi - spiega Mauro Soldini ma dal mese successivo si rispettera­nno i 10 giorni per l’invio della comunicazi­one e i 5 giorni lavorativi per la risposta da parte dell’Inps

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy