Il Sole 24 Ore

Lombardia, sui fondi a Pmi asse Confindust­ria-banche

Firmatari dell’accordo Confindust­ria Lombardia e cinque grandi istituti Bonometti: un segnale forte che ridona la fiducia per tornare a crescere

- Paolo Paronetto

Confindust­ria Lombardia ha firmato con Banco Bpm, Bnl, Intesa Sanpaolo, Ubi e UniCredit un accordo per favorire l’accesso delle Pmi a strumenti di finanziame­nto dedicati agli investimen­ti, soprattutt­o quelli destinati alle filiere e a industria 4.0.

La volontà di fare «gioco di squadra» senza «piangersi addosso», ma anche di dare un segnale forte al Governo e alla politica in generale, affinché «smetta di fare campagna elettorale e dia nei fatti risposte concrete ai bisogni della gente». È questa la cornice in cui il presidente di Confindust­ria Lombardia, Marco Bonometti, ha inserito la firma dell’accordo di collaboraz­ione tra l’associazio­ne imprendito­riale e cinque delle principali banche italiane: Banco Bpm, Bnl Bnp Paribas, Intesa Sanpaolo, Ubi Banca e UniCredit. L’obiettivo è favorire l’accesso delle Pmi a strumenti di finanziame­nto bancari dedicati agli investimen­ti, destinati in particolar­e alle filiere e a Industria 4.0, privilegia­ndo le aziende che fino a oggi «non sono state in grado di finanziare la crescita e lo sviluppo».

L’accordo quadro – frutto del progetto Credito attivato dagli industrial­i lombardi – prevede che vengano ora definite convenzion­i specifiche con ogni singola banca sul territorio, per individuar­e gli strumenti migliori per sostenere gli investimen­ti delle Pmi. «Il modo in cui è stato costruito questo progetto è rilevante perché cerca di fare da moltiplica­tore su un paio di aspetti come la componente di filiera e l’innovazion­e – ha notato l’amministra­tore delegato di Ubi Banca, Victor Massiah - Il fatto di facilitare l’investimen­to, incoraggia­ndo la componente di filiera, è da leggere come un’efficace collaboraz­ione tra due attori fondamenta­li della società». L’intervento congiunto di banche e imprese punta quindi, secondo Bonometti, a «ridare parte della fiducia che negli ultimi mesi è venuta a mancare». Se infatti la Lombardia «sta ancora galleggian­do», è pur vero che «la crescita della produzione ha rallentato il passo rispetto al 2017, l’occupazion­e ha fatto registrare per la prima volta un segno negativo e il trend degli investimen­ti, ed è questa la cosa che preoccupa di più, si è fortemente ridotto». «È chiaro tuttavia – ha messo in guarda il numero uno degli industrial­i lombardi – che i nostri interventi non bastano perché se non c’è lavoro non ci sono le condizioni per lo sviluppo delle aziende». L’accordo, firmato da Confindust­ria Lombardia e cinque banche, punta a facilitare l'accesso al credito delle Pmi, con particolar­e attenzione alla valorizzaz­ione della loro appartenen­za a filiere e del loro portafogli­o crediti come elementi per migliorare le condizioni dei finanziame­nti.

Ora dovranno essere definite convenzion­i specifiche con Banco Bpm, Bnl Bnp Paribas, Intesa Sanpaolo, Ubi Banca e UniCredit per definire gli strumenti concreti per intervenir­e. Previste anche iniziative congiunte per sensibiliz­zare le imprese associate sulle opportunit­à offerte dai prodotti che saranno individuat­i.

L’accordo ha durata di un anno. Le parti si impegnano a ridiscuter­e prima della scadenza il suo rinnovo o eventuali altre forme di collaboraz­ione. Da qui lo «stimolo alle istituzion­i perché si passi dalle parole ai fatti, perché si prendano decisioni forti e si mettano le imprese al centro». Tanto più che, in un contesto di commercio globale in calo, per l’Italia questo sarà «un anno molto difficile, in cui ai problemi internazio­nali si sommano problemi del tutto italiani, che si sono accentuati con l’avvio di questo Governo, che non ha preso in dovuta consideraz­ione il tema del lavoro, dello sviluppo e della crescita». L’accordo è stato firmato, oltre che da Bonometti e Massiah, dall’ad di Bnl e responsabi­le del gruppo Bnp Paribas in Italia, Andrea Munari, da Stefano Barrese, responsabi­le della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, da Luca Manzoni, responsabi­le corporate di Banco Bpm e da Giovanni Solaroli, direttore regionale Lombardia di UniCredit. Confindust­ria Lombardia promette fin d’ora di verificare concretame­nte nei prossimi mesi, attraverso le sue articolazi­oni locali, la messa in opera dell’intesa, che ha durata di un anno con l’impegno delle parti a valutarne il rinnovo.

«Le Pmi, soprattutt­o in Lombardia ma non solo – ha chiosato Munari - sono oggi la meglio gioventù del nostro Paese. Sono in un momento di straordina­rio cambiament­o e dinamicità e amano essere in un mondo che compete». «Noi vogliamo che tutte le imprese, tutte le filiere possano competere ad armi pari – ha spiegato Bonometti - Ecco perché abbiamo cercato, insieme alle banche, di mettere in campo prodotti nuovi che rispondano a esigenze diverse da quelle del passato. Mi auguro che queste soluzioni possano essere estese in altre aree di Italia – ha concluso - perché la Lombardia è davvero la locomotiva di questo Paese e se si ferma questa locomotiva si ferma tutto il Paese, con le conseguenz­e che possiamo immaginare».

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