Il Sole 24 Ore

A gennaio le imprese italiane hanno prelevato 20 miliardi

A gennaio le aziende hanno ritirato oltre il 7% dei conti correnti: pesa la stagionali­tà

- Cellino e Davi

Più di 20 miliardi di euro prelevati dai propri depositi bancari ad opera delle imprese italiane in un solo mese, oltre il 7% della disponibil­ità complessiv­a. È un dato record quello relativo allo scorso gennaio, pubblicato dalla Banca centrale europea ed enfatizzat­o dall’agenzia Bloomberg, che ha fatto sorgere da più parti il dubbio che fosse in atto una ritirata dai conti correnti per qualche motivo specifico. Magari proprio il timore dell’introduzio­ne di una tassa patrimonia­le, che si continua a paventare anche in queste settimane.

La cifra rilevata rappresent­a di sicuro il maggior deflusso mensile operato dalle società del settore non finanziari­o dal 2003, ma deve essere anche contestual­izzata, e soprattutt­o considerat­a alla luce degli effetti legati alla stagionali­tà. Per i depositi overnight delle imprese - quelli a cui fa riferiment­o il dato Bce - il mese di gennaio è infatti generalmen­te caratteriz­zato un forte deflusso di denaro rispetto al precedente, quando invece si assiste invece a un rilevante afflusso di denaro sui conti correnti.

Nel gennaio 2018 le imprese italiane avevano per esempio ritirato dai conti corrente ben 11 miliardi, dopo che a dicembre erano stati depositati 13,5 miliardi. Di entità ancora maggiore era stato il fenomeno due anni fa, quando l’uscita di liquidità registrata a gennaio era stata pari a 18,4 miliardi, non poi così distante quindi a quella vista due mesi fa, e aveva fatto seguito all’afflusso di 14 miliardi del mese precedente. Per ritrovare deflussi di simile misura, inoltre, non occorre andare troppo indietro nel tempo: vi sono i 18,6 miliardi dello scorso luglio e i 16,8 miliardi di ottobre. Nel complesso però a fine 2018 le consistenz­e di denaro sui depositi bancari detenuti da società non finanziari­e italiane era cresciuto di oltre 4 miliardi rispetto a 12 mesi prima raggiungen­do quota 282,6 miliardi.

Tornando al dato registrato a gennaio, si può pensare che tradiziona­lmente dopo la crescita dei depositi a fine anno (che può essere associata all’accredito degli interessi di fine anno e alle tredicesim­e) i depositi overnight delle imprese diminuisca­no sempre in misura significat­iva. Anche per questo motivo, fonti vicine a Banca d’Italia, segnalano come secondo le informazio­ni in loro possesso si possa trattare quindi di «consueto rimbalzo di inizio anno». Per avere conferme valide sulla tendenza di medio e lungo periodo occorrerà quindi attendere ancora almeno qualche mese.

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