Il Sole 24 Ore

Italia contro Germania sulle regole del bail in

Ieri scambio a distanza: per il Tesoro tedesco sono regole «positive e per tutti» Sullo sfondo del braccio di ferro tra Roma e Berlino la possibilit­à di una riforma

- Davide Colombo

L’adozione del bail in tre anni fa per il salvataggi­o delle banche divide Italia e Germania. Scambio a distanza ieri tra il Tesoro tedesco (« le regole sono positive e valgono per tutti »), e Ignazio Visco, governato redi Banca d’ Italia, che a Milano ha ricordato come con queste norme gestire le crisi sia quasi impossibil­e. Sullo sfondo del braccio di ferro ci sarebbe però la possibilit­à di una riforma. Sempre in tema di credito, in particolar­e del Fondo risparmiat­ori, ieri Margrethe Vestager, commissari­a Ue all’Antitrust, ha ricordato che i rimborsi avverranno solo in caso di frodi accertate.

L’ adozione del bai lin,t re anni fa,p receduto dalburdens ha ring nel 2013, non è avvenuta sotto il «ricatto del ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble». Lo ha detto il governator­e della Banca d’ Italia, Ignazio Visco, intervenen­doal Board Forum 2019 organizzat­o a Milano daSpencer Stuart Inc. Quasi negli stessi momenti in cui Visco rispondeva sul tema, da Berlino il portavoce del ministero delle Finanze, affermava che «le regole del bail in sono uno degli insegnamen­ti più importanti della crisi finanziari­a degli anni scorsi », e in quanto regole Ue «valgono».

Nel corso dell’incontro milanese, cui ha partecipat­o anche il ministro Giovanni Tria, il governator­e ha spiegato che le nuove regole avrebbero potuto essere gestite diversamen­te se l’Italia, in quei difficili anni di crisi, avesse avuto una maggiore stabilità: «se un governo dura 11 mesi è un problema e se ci sono 5 ministri in 5 anni è un problema» ha osservato Visco. Che poi è tornato a ricordare la critica fondamenta­le di Bank italia sull’ entrata in vigore« troppo affrettata» delle nuove procedure perla gestione delle crisi bancaria: regole retroattiv­e e recepite senza lasciare il tempo alle banche di dotarsi di passività adeguate per eventuali riduzioni o conversion­i in nuovo capitale in caso di risoluzion­e (il cosiddetto Mrel). «La difficoltà non è la vigilanza delle banche ma la gestione delle cri siche è diventata quasi impossibil­e» a causa degli« strumenti» a disposizio­ne, ha sottolinea­to Visco, ricordando­le posizioni espressa qualche giorno fa dal capo della Vigilanza, Carmelo Barba gallo,secondo il quale, in queste condizioni ,« il ba il in è pressoché inapplicab­ile, rischia di minare la fiducia nelle banche e generare instabilit­à».

La questione del bail in, mai utilizzato finora in Italia e oggetto di un nuovo esame in Europa, era stata sollevata da Tria la scorsa settimana in Senato, quando aveva sostenuto che il ministro dell’Economia dell’epoca, Fabrizio Saccomanni, contrario alle nuove regole, sarebbe stato soggetto a pressioni e ricatti tedeschi. Consideraz­ioni poi smentite dallo stesso Saccomanni e corrette da Tria.

Il tema era stato affrontato da Visco anche nel suo intervento al Forex, a gennaio, quando aveva parlato del passivo delle banche italiane e delle« molte cosa che restano da fare ». In quell’ occasione il governator­e aveva spiegato che il sostegno dell’Eurosistem­a alla liquidità delle banche continuerà finché lo richiederà la situazione finanziari­a anche per contenerei costi che gli istituti medio-grandi dovranno sostenere per costituire il “cuscinetto” di passività Mrel. E aveva poi aggiunto che quest’ anno il Comitato di risoluzion­e unico fisserà un obiettivo M re lv in colante per la maggior parte dei gruppi bancari significat­ivi italiani, prevedendo, se opportuno ,« un adeguato periodo transitori­o per il suo raggiungim­ento ». Il termine perla piena entrata a regime del Mrel,v al e ricordarlo, è il 2024. Visco ieri ha anche parlato delle riserve auree di Bankitalia, altro argomento entrato nella polemica politica: l’oro - ha detto «è una piccola componente delle attività, è della Banca d’ Italia e, co mele riserve, non può essere usato come finanziame­nto monetario per il Tesoro ». Da Torino il vice premier, Luigi Di Maio ha precisato che «non cèè nessun tema di sfiducia» su Via Nazionale.

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ANSA Governator­e di Bankitalia.Ignazio Visco, ieri all’arrivo al Board Forum di Spencer Stuart

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