La prima volta dell’Abi a Francoforte da Enria
La vigilanza bancaria europea annovera tra i suoi strumenti più efficaci quello del dialogo stretto tra supervisori e banche: le linee guida, le raccomandazioni, le regole si calano così nello specifico del caso per caso. Ed è proprio all’insegna del dialogo che oggi il neopresidente del Single Supervisory Mechanism, Andrea Enria, incontra a Francoforte il presidente dell’Abi Antonio Patuelli e il direttore generale Giovanni Sabatini. Un incontro come tanti analoghi all’SSM delle associazioni bancarie degli Stati vigilati.
Di spunti per dialogare, Enria e Patuelli ne hanno fin troppi. L’era della spigolosa Nouy si è chiusa con un pacchetto completo di interventi sui flussi futuri e sullo stock pre-esistente delle sofferenze. All’Italia è stato riconosciuto di aver fatto molto e bene sui NPLs: molto ancora resta da fare, ma la strada imboccata è quella giusta. Alle banche, e non solo quelle italiane, preme per contro ora un altro percorso, altrettanto impervio: aumentare la redditività, sostenere i prezzi in Borsa e far contenti azionisti e stakeholders, in un contesto sempre più difficile. Il rallentamento economico sta arrivando dopo anni di tassi negativi che hanno ridotto i margini, requisiti patrimoniali severi, costi di compliance alle stelle. Per le banche italiane, c’è poi l’aggravante spread sul funding.