Il Sole 24 Ore

Il Csm censura Woodcock ma lo assolve per il caso Vannoni

- —I.Cimm.

Il pm di Napoli Henry John Woodcock è stato «censurato» dal Consiglio superiore della magistratu­ra per aver rilasciato un’intervista sul caso Consip, in violazione degli obblighi di riserbo impartiti dall’ex procurator­e Nunzio Fragliasso. Ma è stato assolto dall’accusa principale, quella di aver violato il diritto alla difesa di uno dei soggetti coinvolti in quell’indagine, l’ex consiglier­e di Palazzo Chigi, il renziano Filippo Vannoni.

Il Csm, però, lo ha ritenuto responsabi­le di aver compiuto una scorrettez­za verso Fragliasso, che gli aveva chiesto di osservare il più stretto riserbo sull’inchiesta Consip. Sotto accusa era finita l’intervista dell’aprile 2017 rilasciata a La Repubblica, in cui esprimeva valutazion­i personali su come aveva svolto le indagini un suo investigat­ore, l’ex capitano del Noe Gianpaolo Scafarto, poi finito sotto accusa a Roma per falso nell’inchiesta Consip. Woodcock aveva riferito che gli illeciti di Scafarto ossia la presunta falsificaz­ione di una informativ­a con lo scopo di incastrare Tiziano Renzi erano esclusivam­ente degli errori privi di dolo. Un giudizio che il pm napoletano ha ammesso di aver espresso in una telefonata confidenzi­ale con una giornalist­a amica, che si era però impegnata a non scrivere nulla, salvo poi «tradire» la sua fiducia.

I FATTI

Sotto accusa l’intervista del 2017 rilasciata a La Repubblica, in cui Woodcock esprimeva valutazion­i personali su come aveva svolto le indagini l’ex capitano del Noe Scafarto

IERI IN CATTEDRA PITRUZZELL­A

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