Carne, Inalca riduce l’uso di antibiotici
Oltre 15mila gli allevamenti interessati dal protocollo del gruppo Cremonini
Un protocollo per abbattere il ricorso agli antibiotici in oltre 15mila allevamenti italiani. È il progetto lanciato da Inalca (gruppi Cremonini), che anticipa le linee delle future regolamentazioni europee e che riguarderà oltre 15mila allevamenti: quelli di proprietà e i molti da cui l’azienda si rifornisce.
Concretamente, si tratta di un finanziamento biennale del valore di 300mila euro promosso dalla Regione Lombardia e sostenuto per circa un terzo da Inalca nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020, in collaborazione con l’Università di Milano e la Fondazione Centro ricerche produzioni animali di Reggio Emilia.
Negli ultimi due anni, gli allevamenti della filiera Inalca hanno già ridotto del 18% l’utilizzo di antibiotici: con questo progetto l’azienda stima un ulteriore abbassamento del 10% nel loro uso già nel corso del prossimo anno, grazie soprattutto alla profilassi vaccinale.
«I temi del benessere animale e dell’antibiotico-resistenza – spiega Giovanni Sorlini, responsabile Qualità, sicurezza e ambiente di Inalca - intercettano sensibilità etico sociali di particolare rilevanza per il consumatore, oggi più che mai disposto a riconoscere
LA RIDUZIONE
ATTESA Meno antibiotici
negli allevamenti già dal primo anno del protocollo