Il Sole 24 Ore

L’indennizzo per Atlantia in caso di hard Brexit

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A Villa Mineli, la sontuosa dimora storica alle porte di Treviso quartier generale della famiglia Benetton, la parola Brexit non è necessaria­mente un male. Perché dalle acque torbide della Manica è spuntato un tesoretto inaspettat­o da 40 milioni di euro. Esattament­e un anno fa lo scomparso Gilberto Benetton, il “cervello” della famiglia veneta, fece un blitz. Con una mossa inaspettat­a, Atlantia, il colosso delle autostrade e degli aeroporti dei Benetton, comprò una quota del 15% di Eurotunnel, la società che gestisce la galleria stradale sotto la Manica: il pacchetto, pagato 1 miliardo di euro, vale il 26% dei diritti di voto e dunque fa dei Benetton uno dei principali azionisti della società che a fine anni 90 costruì il tunnel. Nei giorni scorsi il ministro dei trasporti britannico Chris Grayling ha virtualmen­te firmato un assegno da 33 milioni di sterline (40 milioni di euro, appunto) come risarcimen­to per i disagi che un eventuale “no deal”, ossia un’uscita disordinat­a dalla Ue. Eurotunnel è l’unico collegamen­to terrestre tra l’isola e il continente. E lo scorso dicembre il Governo May, temendo il peggio, aveva affidato un appalto alle società di traghetti per importare beni di prima necessità se il 29 marzo la Gran Bretagna abbandoner­à la Ue al buio. (S.Fi.)

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