Il Sole 24 Ore

L’economia dei festival vale oltre 100 milioni

- Francesco Prisco

La bellezza genera economia e, oggi più che ieri, università e centri studi monitorano con attenzione l’impatto degli eventi culturali sui territori che li ospitano. In termini di sviluppo e occupazion­e. La Toscana, a livello nazionale, rappresent­a probabilme­nte la case history meglio studiata: rete di festival ricca, oggetto di periodico “censimento” delle ricadute economiche che ne conseguono. E a sommare le stime degli indotti delle principali manifestaz­ioni si superano abbondante­mente i 100 milioni.

Parli di fumetti e pensi a Lucca Comics & Games, tra le maggiori kermesse italiane dedicate alle strisce e ai giochi, intesi nel senso più ampio del termine. Per l’edizione 2018 i visitatori paganti sono stati più di 250mila, cui si sono aggiunti oltre 13mila operatori accreditat­i. Quanto generano in termini di economia questi flussi? «Gli ultimi rilievi con questo taglio – risponde il direttore generale Emanuele Vietina – risalgono all’edizione 2017, per la quale la Scuola Imt Alti Studi di Lucca ha stimato un impatto economico 56 milioni esercitato sul territorio dai soli visitatori paganti». Lucca è anche grande musica: da 21 anni la città ospita il Lucca Summer Festival, kermesse estiva organizzat­a da D’Alessandro & Galli che, solo a guardare le ultime edizioni, ha messo in fila artisti del calibro di Bob Dylan, Rolling Stones e Roger Waters.

Sull’edizione 2017, quella del ventennale, ha concentrat­o il suo sguardo il dipartimen­to di Economia e management dell’Università di Pisa, stimando un impatto da 22,7 milioni per la sola Lucca che salgono a 29,8 milioni allargando il discorso all’intera Toscana. Un grande live act, come quello degli Stones, da solo ha portato ricadute per 13 milioni se consideria­mo l’intera Toscana. La spesa media per spettatore è di 210,79 euro, quella degli stranieri sale a 764,64 euro, mentre quella degli italiani è di 181,64 euro. «Il Lucca Summer – sottolinea Mimmo D’Alessandro, ceo di D’Alessandro & Galli – è un festival che abbraccia l’intero calendario estivo, offrendo un contributo non trascurabi­le alle strutture alberghier­e cittadine, anche in periodi nei quali erano scariche». Il carnet dei festival musicali che creano indotto è ricchissim­o a queste latitudini: a Torre del Lago, tra luglio e agosto, si svolge per esempio il Festival Puccini, must per tutti gli appassiona­ti d’opera, mentre Pistoia Blues da ormai 40 anni coniuga suggestion­i black e nuovi sound. Una new entry degli ultimi due anni che reca impresso il blasone di Live Nation è Firenze Rocks. A giugno arrivano, tra gli altri, Ed Sheeran ed Eddie Vedder per una kermesse da 210mila spettatori che l’anno scorso, secondo un report di Camera di commercio, PromoFiren­ze e Comune che ha coinvolto anche Centro studi turistici e Irpet, ha mosso 42,1 milioni di indotto e dato lavoro a 366 persone. «La Toscana – sottolinea Roberto De Luca, ad di Live Nation Italia – è una regione strategica per chi fa il nostro mestiere. Ci sono tutti i presuppost­i per accontenta­re il pubblico. E per la prossima edizione – conclude – potenziere­mo l’offerta».

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Musica. Mimmo D’Alessandro, ceo di D’Alessandro & Galli: «Il Lucca Summer è un festival che abbraccia l’intero calendario estivo offrendo un contributo alle strutture alberghier­e cittadine»

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