Imprese per Paestum: raccolti in tre anni 300mila euro di fondi
I finanziamenti privati destinati al recupero del Parco archeologico
Le imprese del territorio si mobilitano per il Parco archeologico di Paestum. In tre anni sono stati raccolti 300mila euro, di cui oltre 110mila versati nell’ultimo anno. Grazie anche a un accordo con Confindustria Salerno. «Quando entrano in campo armonia, equilibrio e tradizione, entra in campo l’Italia– dice il presidente di Confindustria intervenuto al convegno dedicato al Parco di Paestum che si è tenuto ieri a Salerno – Si tratta di settori in cui il ruolo delle imprese è strategico: pensiamo che l’industria che ha sì un cuore manifatturiero ma è anche industria delle costruzioni, dei servizi, del turismo e della cultura». Beni culturali e paesaggio, per Boccia, sono fattore di competitività di cui « la percezione all’estero è molto migliore di quella interna».
«Al Sud i finanziamenti privati alla cultura sono esigui, a Paestum si partiva da zero – dice il direttore del Parco, l’archeologo tedesco Gabriel Zuchtriegel – perciò, quello ottenuto è, per l’Italia del Sud e non solo, un risultato eccezionale. Ma ritengo prezioso il rapporto che sta nascendo tra le imprese, i cittadini e i monumenti del loro territorio». Tutto ciò si ritiene attiri visitatori, oggi a quota 441mila. «Il rapporto tra imprese e cultura si è evoluto – dice il presidente di Confindustria Salerno, Andrea Prete– Oggi si fa rete».
Un nuovo progetto, il più oneroso, ha appena trovato uno sponsor. Si vorrebbe avviare il monitoraggio del Tempio di Nettuno, al fine di misurare l’impatto che su di esso hanno fattori climatici, geologici e ambientali: esigenza emersa con forza da un recente studio dell’Università di Salerno. L’azienda D’Amico D&D Italia (agroalimentare) ha promesso 110mila euro, l’intera cifra necessaria. C’è altro. Con una donazione di 50mila euro il caseificio Vannullo ha permesso di ristrutturare la sala del Museo di Paestum in cui è esposta la “Tomba del tuffatore”. Sta per partire il restauro del Tempio di Atena, grazie al contributo di Borlotti ( caseificio) e Hotel Savoy. Mentre con altri 32mila euro partirà lo scavo di un edificio accanto al Tempio di Nettuno. Alle sponsorizzazioni in denaro si aggiungono quelle in servizi e beni: la Sabox ha creato sedie in cartone con il logo del Parco. Tanti altri gli sponsor : il Pastificio Di Martino G. & F.lli SpA (Pasta Amato), la Fondazione di Comunità salernitana, la Fondazione Italo-Americana, Gusto Sorrento, Fondazione Mezzogiorno, Associazione Amici di Paestum. «Ruolo centrale è quello del direttore del Parco che ha dato fiducia ed entusiasmo agli investitori», riconosce il consigliere delegato Alfonso Andria.