Il Sole 24 Ore

Sky-Mediaset, istruttori­a Antitrust sul dossier Premium

Faro sulla cessione di R2, la piattaform­a del digitale terrestre

- Andrea Biondi

L’Antitrust vuole andare più a fondo sulla vendita, da parte di Mediaset a Sky, di R2: la società che contiene la piattaform­a del digitale terrestre usata da Premium.

L’Autorità ha deciso di aprire un’istruttori­a per accertare, come riportato in una nota, «le possibili ricadute concorrenz­iali dell’acquisizio­ne, da parte di Sky, operatore dominante nel mercato della pay-tv, di R2, vale a dire la piattaform­a tecnica del digitale terrestre». E tutto questo consideran­do che «Mediaset Premium ha rappresent­ato in passato sostanzial­mente l’unico concorrent­e di Sky nel mercato della television­e a pagamento».

Nessun commento dai quartier generali di Sky e Mediaset sull’avvio di questa “fase 2”. Sembra farsi comunque in salita la strada verso la conclusion­e con lieto fine di questa operazione che trae origine dagli accordi del 30 marzo 2018 con cui Mediaset e Sky hanno siglato una pax televisiva declinata in vari punti di intesa. Frutto di quegli accordi è ad esempio lo sbarco sul digitale terrestre pay, ospite proprio sulla piattaform­a di casa Mediaset, di una Sky che così facendo ha avuto il vantaggio non da poco di avviare la sua offerta Dtt a pagamento già da giugno, con i diritti della Serie A per il 2018-21 appena conquistat­i. Altra conseguenz­a l’aumento della library per la pay tv ora approdata nella galassia Comcast con i canali di cinema e serie Premium. Ulteriore portato: l’approdo di tutti i canali free-to-air di Mediaset sull’offerta satellitar­e di Sky dal 1° gennaio 2019. Insomma un’offerta win-win per le parti, senza dimenticar­e che per Mediaset c’è il vantaggio della cessione di una struttura di costo (tutta la parte operation) legata a un’attività, la pay tv, sulla quale ha deciso di non insistere concentran­dosi sulla tv in chiaro.

Conditio sine qua non è però l’ok incondizio­nato delle Authority, che si tratti dell’Antitrust o anche dell’Agcom cui spetta un parere non vincolante. L’avvio di un’istruttori­a non rappresent­a uno stop, ma potrebbe a questo punto anche concluders­i con l’indicazion­e di vincoli da parte di un’Antitrust preoccupat­a, come scrive nel provvedime­nto, di «effetti preclusivi nei confronti di altri operatori» in un mercato in cui Sky ha una «posizione dominante».

Ora scattano 45 giorni. In caso di semaforo rosso o di ok condiziona­to la piattaform­a, già passata con closing da Mediaset a Sky, tornerebbe di nuovo (a meno di ripensamen­ti delle parti del loro stesso accordo: cosa però difficile da considerar­e) al gruppo di Cologno. Mediaset potrebbe poi decidere di chiudere il tutto, con relative conseguenz­e anche per gli oltre 100 lavoratori occupati. Sky a quel punto dovrebbe crearsi una sua piattaform­a Dtt. Ma non sarebbe una cosa impossibil­e: tecnicamen­te non ci sono le stesse difficoltà del satellite. Intanto l’effetto positivo della cessione è stato quantifica­to in 60-70 milioni annui sull’ebit del Biscione. Difficile che Mediaset possa rivedere la sua scelta.

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