Il Sole 24 Ore

Il bando-paradosso: scovare gratis il genio delle leggi

Il Mef risponde alle proteste dei profession­isti Di Maio: ritirare l’«offerta»

- Guglielmo Saporito

La pubblica amministra­zione è vittima di se stessa: per ottenere un servizio di eccezional­e qualità, emana un “avviso”, schietto ma burocratic­o. Occorre infatti trovare, in dieci giorni, chi può dare consigli per nuove leggi, e quindi conosca il diritto nazionale e quello europeo, nei settori societari, bancari e/o dei mercati finanziari. Già elencare il possesso di queste competenze farebbe tremare i polsi sia del candidato, sia alla sua segretaria incaricata di digitare il relativo curriculum. In casi analoghi, scelte di vertice sono agevolate da book fotografic­i, filmati, premi, critiche favorevoli: ma il ministero dell’Economia non cerca archistar o artisti, e quindi chiede un curriculum firmato. Selezioni di questo genere, apparentem­ente competitiv­e, avvengono spesso nel settore delle arti ed in quelli in cui la progettazi­one è innovativa ed originale. Scegliere quale monumento realizzare in una piazza o a chi far presentare un festival, ha infatti lo stesso coefficien­te di difficoltà della scelta di un «consiglier­e del principe». Lo stesso ministero richiama orientamen­ti della Corte dei conti sulle scelte discrezion­ali, come quando la Regione Campania è stata rimprovera­ta (delibera 88/2018) per aver affidato (senza gara) la realizzazi­one di un filmato promoziona­le ad un attore noto per il ruolo (di “cattivo”) in un serial sulla criminalit­à.

Nella competizio­ne avviata dal Mef, vi è un denominato­re comune rispetto alle selezioni di vertici: cioè l’insofferen­za alla comparazio­ne e alla scelta competitiv­a. Un cantante o un progettist­a di chiara fama non tollera infatti griglie di valutazion­e, o giudizi sulla retribuzio­ne. Infatti il Ministero sa bene che, con l’elevarsi della qualità, non è educato parlare di danaro: l’incarico sarà quindi «a titolo gratuito» cioè il vincitore donerà la sua esperienza, come hanno fatto Renzo Piano o Santiago Calatrava per Genova.

L’incarico, seppur impegnativ­o, avrà una durata biennale non rinnovabil­e, e potrà essere interrotto con preavviso di 30 giorni, proprio come una tournée di un bizzoso artista. Del resto, in tema di gratuità delle prestazion­i, il bando del Mef è agevolato dall’ orientamen­to della Corte costituzio­nale (118/1993) che svincola dai principi dell’articolo 36 della Costituzio­ne(equa retribuzio­ne) gli incarichi volontari altamente rappresent­ativi, quali la partecipaz­ione ad un Tribunale superiore. Dal sovrappors­i delle esigenze concrete allo stile burocratic­o derivano comunque aspetti di involontar­io umorismo: dall’onere di allegare il documento di riconoscim­ento incorso di validità alle sanzioni penali inca sodi false dichiarazi­oni.

L’ invito del Mef ha suscitato proteste dalle profession­i che da tempo combattono per l’“equo compenso”. Ieri il ministero ha precisato che l’ invito è «rivolto a personalit­à affermate, principalm­ente provenient­i dal mondo accademico, che, i notti cadi collaboraz­ioneistitu­zionale, desiderino offrire la propria esperienza in termini di idee e soluzioni tecniche in materie molto complesse ».« Esula ... da questi rapporti il tema dell’equo compenso che si riferisce a rapporti di lavoro profession­ale nel settore privato ». Il ministero ammette che spesso la P apro cede in questo modo, la novità è che questa volta, per« esigenze di trasparenz­a», il bando è stato pubblicato e, per il Mef, frainteso. Mentre per il vicepremie­r,Luigi Di M aio, il bando va ritirato.

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