Manchester City punta all’India ma intanto è sotto tiro dell’Uefa
Il City football group è interessato ad acquisire un altro club e a espandersi in India. Lo ha confermato il Ceo del conglomerato sportivo, proprietario, tra gli altri, del Manchester City, Ferran Soriano, ai microfoni della Bbc. «Abbiamo interessi in alcuni Paesi, come Cina e India, in cui c’è una passione genuina per il calcio e vi sono possibilità enormi di sviluppo. Guardiamo all’India già da due anni e penso che il 2019 sarà l’anno dell’investimento in questo specifico mercato. È ovvio che pensiamo ad aumentare il numero dei nostri club, ma certamente non arriveremo a 100. Nei prossimi dieci anni il gruppo potrebbe acquisire altri due o tre club».
Il gruppo emiratino di proprietà dello sceicco Mansur possiede già altre squadre: oltre al Manchester City in Premier league, il New York City, il Melbourne City, lo Yokohama Marinos, l’Atletico Torque in Uruguay e il Girona in Spagna. L’ultimo club rilevato è stato quello cinese dello Sichuan Jiuniu.
Intanto, il Manchester City è tornato sotto la lente d’ingrandimento della Uefa. È stato lo stesso organo di controllo ad annunciare l’avvio di un’inchiesta formale «che si concentrerà sulle diverse presunte violazioni al fair play finanziario che sono state rese pubbliche di recente in varie testate». Da anni trapelano notizie sulla gestione della società, le ultime delle quali diffuse da Der Spiegel riguardo ad accordi commerciali e sponsorizzazioni che rimanderebbero alla stessa proprietà di Abu Dhabi e a irregolari immissioni di capitali nel club. Il Manchester City in una nota ha ribadito che «le accuse di irregolarità finanziarie sono totalmente false».