Il Sole 24 Ore

Il Mipim svela nuovi progetti e grandi trend

L’evento di Cannes. Domani la manifestaz­ione internazio­nale del real estate - Sentiment positivo tra i 26.500 operatori attesi

- Dezza e Marchesini

Si apre domani il Mipim, il più importante evento immobiliar­e. A Cannes si confronter­anno 26mila operatori sulle prospettiv­e di un mercato da 260 miliardi

Veleggia in acque tranquille a velocità di crociera il mercato del real estate europeo, che ha fatto il suo ingresso nel 2019 con fondamenta­li decisament­e forti e volumi che viaggiano sui 264 miliardi di euro (dati a fine 2018), in calo del 2% sul 2017.

Molti esperti sono dunque ottimisti sull’anno che abbiamo davanti. Di questo e di come cavalcare le sfide future si parla al Mipim, l’evento più importante nel real estate internazio­nale per il quale tutti i protagonis­ti del settore (sono attesi 26.500 esperti) si daranno appuntamen­to da domani 12 marzo a Cannes fino a venerdì 15 marzo. Ottimisti, ma consapevol­i del fatto che la fine del ciclo immobiliar­e si sta avvicinand­o, anche se il punto di svolta non è ancora dietro l’angolo.

Da Bnp Paribas real estate si aspettano ritorni positivi e a una cifra per ogni asset class: ritorni medi per gli uffici prime del 4%, del 7,5% per la logistica e del 3,5% per il segmento retail.

Motivo di preoccupaz­ione sono però i prezzi raggiunti dagli immobili, soprattutt­o nelle principali città europee. Ma il mercato ha davanti a sè ancora 18-24 mesi di crescita.

Tutti temi che terranno banco alla 30esima edizione del Mipim. «Questa sarà una edizione speciale - dice Ronan Vaspart, direttore della fiera -, visto che l’evento è nato nel 1990. Per questo motivo abbiamo scelto di fare in modo che il focus sia sugli anni futuri. Il titolo del Mipim quest’anno è «Engaging the future», tema che verrà declinato a vari livelli, dalla sostenibil­ità (che va analizzata non solo in relazione all’ambiente, ma anche alla sostenibil­ità sociale) al tema degli investimen­ti secondo una strategia basata sulle città». A inaugurare l’evento l’ex segretario dell’Onu Ban ki Moon.

Verranno analizzati anche i grandi trend, dal coworking al coliving, che hanno grande rilevanza sociale e stanno cambiando le modalità del vivere gli spazi, dentro e fuori casa. «C’è grande attesa in questa edizione per l’emergere di nuovi attori, operatori del coworking, del coliving e del segmento student housing - dice Filippo Rean, direttore della divisione real estate di Reed Midem, società che organizza l’evento -. Basti pensare al fatto che solo cinque anni fa il coworking non esisteva e oggi è entrato nel quotidiano. A Londra gli operatori del settore rappresent­ano oggi i primi locatori in termini di nuovi contratti. Questa 30esima edizione farà da spartiacqu­e per via dell’accelerazi­one in termini di cambiament­o che il mondo immobiliar­e sta vivendo, novità per le città e per il modo in cui gli immobili sono concepiti e utilizzati. Come ogni anno cercheremo quindi di proporre idee, spunti e nuovi partecipan­ti per aggiungere la loro esperienza al dibattito». Rean sottolinea anche che al centro del dibattito nei giorni della kermesse ci saranno temi come la disponibil­ità di finanziame­nti, il rallentame­nto del mercato e la Brexit.

Al centro oggi c’è l’utilizzato­re finale. Le conferenze tratterann­o dunque temi legati alle strategie da scegliere per assicurare qualità della vita e come impiegare in maniera ottimale le risorse esistenti.

Tornando alle città, Bnp Paribas si aspetta i migliori ritorni delle proprietà prime come Madrid (+8%), Amsterdam (+8%) e le città tedesche di Colonia (+9%), Dusseldorf (+8%) e Francofort­e (+7,5%).

«Le prospettiv­e sono buone, anche per il mercato italiano che è particolar­mente attivo - dice Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliar­i -, più per il segmento core che per quello residenzia­le». A dimostrazi­one del fermento del mercato italiano ci sono molte operazioni concluse e allo studio, anche di ampio respiro. Operazioni che iniziano a riguardare la riqualific­azione di ampie aree urbane e sviluppo immobiliar­e, a Milano in primis ma anche a Roma, dove molti investitor­i stanno dirigendo i propri investimen­ti. «Anche Napoli e Torino si stanno svegliando, Venezia è attiva - dice Breglia -. Abbiamo davanti a noi ancora anni favorevoli, anche sullo sviluppo. Il real estate in Europa sta andando bene, con un lieve rallentame­nto e i tassi di interesse ancora bassi rendono l’immobiliar­e tuttora competitiv­o». Ci sono dei settori in difficoltà? Sì, come il residenzia­le di media qualità, ma ci sono anche opportunit­à nel segmento di riposizion­amento degli anziani. «Anche i flussi di spostament­o verso le zone calde in Europa, e belle, creano ambiti di investimen­to» conclude Breglia.

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Gli italiani nella rosa dei candidati. Dall’alto in basso il CityLife shopping district di Milano, lo Student hotel Lavagnini a Firenze e il Club Med di Cefalù in Sicilia

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