Inps, Mauro Nori rinuncia Nomine in tilt, l’istituto è ancora senza rappresentante legale
Istituto da un mese senza rappresentante Allarme tempo scaduto
Nuovo colpo di scena per l’Inps. Che ormai da un mese è senza un rappresentante legale. L’ex dg Mauro Nori, indicato fino a 48 ore fa come candidatodella Lega perla vicepresidenza, ha rinunciato :« Ringrazio tutte le personeche mi hanno manifestatola loro fiducia ma non sono disponibile ad assumere alcun incarico all’Inps» ha scritto in una nota il tecnico, oggi in Corte dei conti e ingaggiato dal ministro Giovanni Tria come consigliere legislativo: «Auguro-hapoiaggiunto Nori-che l’ Istituto riesca a superare brillantemente un periodo particolarmentedifficile della sua lunga storia ».
Con il ritiro di Nori (su cui sarebbe arrivato il “veto” dei Cinquestelle, facendo così saltare l’accordo con il Carroccio) torna in stand-by il decreto interministeriale di nomina dell’economista e consigliere del ministro del Lavoro, Pasquale T ridico, come commissario e futuro presidente. Immediata la reazione al nuovo stop del presidente del Consiglio di Vigilanza, Guglielmo Loy, che ha parlato di« tempo scaduto» e chiesto« rispetto peri milioni di pensionati, lavoratori ed imprese che attraverso i 230 miliardi annui di contributi che versano, e che hanno versato, garantiscono gran parte del welfare del nostro paese». Rispetto, ha aggiunto Loy, anche per «i pensionati che devono ricevere la copia della certificazione unica dei redditi 2018 per produrre la propria dichiarazione dei redditi». Un atto, quest’ultimo, che come molti altri necessita della firma legale. In Parlamento il Pd è andato subito all’attacco del governo mentre in mattinata i senatori Tommaso Nannicini e Chiara Gribaudo hanno presentato un’ interrogazione urgente sul mancato taglio delle pensioni elevate e la nuova perequazione introdotta con la legge di Bilancio: «Per smascherare il raggiro del Governo scrivono-che sta forzando l’ Inps a realizzare i tagli alle pensioni sopra 1.539 euro soltanto dopo le elezioni europee». Alla Camera, intanto, la presentazione dell’emendamento al decretone che introduce la figura del vicepresidente, attesa per ieri, ha subito uno slittamento insieme con un altro pacchetto di ritocchi. A quanto si apprende Lega e M5S sarebbero ora in difficoltà nella ricerca di un nuovo candidato da affiancare a Tridico.